
"Abbiamo assistito con entusiasmo alla presentazione del progetto di restyling dello stadio Ceravolo di Catanzaro, tenutasi il 22.10 presso la biblioteca De Nobili.
Un’opera che, ben oltre la sua stessa realizzazione, della cui rilevanza è quasi superfluo rappresentare, caratterizzerà nel futuro l’intero quartiere “stadio” il quale, come già avevamo sostenuto nelle nostre osservazioni al nuovo PSC, si troverà nella necessità dell’imposizione di una specifica A.R.U. (ambito di rigenerazione urbana), ad oggi in piano assente.
È una grande sfida quella del quartiere “stadio”, che si troverà ad essere un vero e proprio laboratorio di rigenerazione urbana catanzarese, le cui scelte potranno determinare il nostro modo di declinare una disciplina, quella della rigenerazione urbana, che oggi, in spirito, aleggia sull’intera pianificazione, ma che il nostro territorio deve trovare il coraggio di porre fattivamente in essere con le proprie specificità. Il primo passo, ovvero il PSC, è in fieri. La futura sintesi non potrà che passare per interventi di cui il quartiere stadio, proprio in ragione di questo nuovo fondamentale intervento, potrà divenire capostipite.
Lo stadio, di cui questo Ordine si è ampiamente occupato con interventi molto seguiti, diviene così l’elemento trainante di una trasformazione urbana di cui la nostra città ha certamente bisogno.
L’opera di Architettura, come avemmo modo di rappresentare durante il nostro convegno del 17 giugno 2024 dal titolo “lo stadio, fenomeno urbano ed opera di architettura”, lo stadio di Catanzaro, il terzo più antico in Italia, è un elemento di estrema rilevanza per l’intera società catanzarese che attorno a questo suo “monumento” si stringe e si riconosce. L’opera che oggi Sportium ci ha presentato è un intervento di grande pregio. Un’opera di cui la città aveva probabilmente bisogno. Un’opera strategica e dal valore plurimo: identitario, sportivo, sociale, architettonico, economico.
Ne dobbiamo ringraziare senza dubbio l’arch. Massimo Roj, che quest’Ordine ha avuto l’onore di ospitare come relatore proprio sul tema stadio, e attraverso Lui l’intera struttura di Sportium, che si è cimentata, con quadri economici probabilmente lontani da quelli che è usa gestire, in un’ora per la nostra città, che, da quanto visto, la impreziosirà di un ulteriore gioiello oltre a quelli, bellissimi, che tutti noi della nostra Catanzaro riconosciamo.
Ancora ne dobbiamo ringraziare l’Amministrazione Comunale, nella persona del Sindaco Nicola Fiorita, che abbiamo avuto vicina quando di questi temi ci siamo occupati e che sempre vicini troverà gli Architetti catanzaresi quando si cimenterà in opere del livello di questa.
Ne dobbiamo ringraziare l’Amministrazione Regionale, nella persona del presidente Mancuso. Catanzarese che, con il proprio fattivo impegno, ha consentito a Catanzaro questo salto in avanti.
Ne dobbiamo ringraziare sicuramente la struttura tecnica del Comune, nella persona dell’ing. Laganà, con cui talvolta, su altre opere, siamo stati certo in aperto disaccordo ma la cui competenza, pervicacia e passione, quando in armonia con gli Architetti, può regalare frutti come questo. E con Lui dobbiamo ringraziare la preziosa opera tecnica della squadra del Comune, nella persona del collega Fabio Gualtieri. Professionista di grande capacità e la cui competenza, unita all’indiscussa qualità umana, consente sempre interlocuzioni franche ed oneste, che conducono, come in questo caso, a risultati oggettivi.
Ne dobbiamo ringraziare ancora la Società dell’U.S. Catanzaro, nella persona del presidente Noto, che oltre ad aver riacceso sopiti entusiasmi nella città ci ha ampiamente dimostrato vicinanza presenziando alle nostre iniziative sul tema. Sperando che questa nuova opera sia il viatico per una squadra sempre più forte ed orgogliosa, come i cittadini di questa città.
Oggi gioiamo di questo prezioso intervento.
Certo, non si interviene sull’intero stadio. Certo, per vedere l’opera completa bisognerà trovare gli ulteriori fondi. Certo, la rigenerazione urbana dell’area e l’armonizzazione del quartiere nel suo complesso sono di là da venire. E tuttavia è una partenza. Una partenza importante. E, diceva Lao-Tsu, “anche il viaggio più lungo inizia con un singolo passo”.
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