Rete regionale delle cefalee, approvato l'aggiornamento e gestione dei trattamenti terapeutici

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Rete regionale delle cefalee, approvato l'aggiornamento e gestione dei trattamenti terapeutici

  15 marzo 2022 20:50

Con DCA n. 21 del 07 marzo 2022 è stato approvato il documento “La Rete regionale delle cefalee: aggiornamento e gestione dei trattamenti terapeutici” elaborato dal Coordinamento Regionale della Rete delle Cefalee.

Lo rende noto la Regione - Dipartimento tutela della salute e servizi socio-sanitari sul proprio portale web, dove è possibile prendere visione del decreto e dei relativi allegati cliccando sul link Regione Calabria - Portale Istituzionale

Banner

L'emicrania non è un sintomo ma una malattia neurologica che rappresenta la terza patologia più frequente e la seconda più disabilitante del genere umano secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanita ( OMS) [GBD 2017 e la prima causa nella fascia di età tra i 15 e i 49 anni, nella parte di popolazione più produttiva (Lance! 2017). La letteratura stima una prevalenza dell'emicrania pari al 14% della popolazione mondiale.

Banner

L'impatto economico dell'emicrania è enorme. Dalle stime pubblicate sul libro  bianco  "Impatto socio economico dell'emicrania in ltalia" curato dall'Istituto Superiore di Sanità, ed. 2018, è emerso che il costo attuale della patologia nei 27 paesi dell' U.E. è pari a circa 111 miliardi di Euro, in particolare Italia, Francia, Germania e Spagna spendono per l'emicrania circa 20  miliardi di euro/anno. Tali costi vanno ripartiti:

Banner

  • Costi diretti: costi  operativi  e organizzativi  direttamente  collegabili  alla patologia  quali spese mediche, esecuzioni di esami diagnostici, acquisto di farmaci , etc.
  • Costi indiretti: perdita di giornate lavorative, ridotta efficienza produttiva, tempo richiesto per la gestione della malattia e sottratto ad attività extralavorative.

Esistono anche costi  intangibili, di natura psicosociale e riconducibili al dolore, ansia ed impatto emotivo che la malattia provoca nell'individuo affetto e nel suo contesto familiare.

I pazienti sofferenti di emicrania cronica utilizzano una quantità maggiore di risorse  e  servlZl sanitari del Sistema Sanitario, vedi ricoveri ospedalieri o accessi ai dipartimenti  di emergenza/urgenza ospedalieri, visite specialistiche, spesa farmaceutica, utilizzo di indagini strumentali neuro radiologiche molto dispendiose e con modalità inappropriate  (RMN/TAC Encefalo) (Pugliatti ed altri 2008). In Italia i costi diretti per patologia emicrania cronica ammontano a circa 233 milioni euro/anno. Si è calcolato che i costi  diretti  annuali  totali  per paziente con emicrania cronica siano tre volte superiori a  quelli di un paziente con emicrania episodica, pari ad Euro 2631 vs Euro 830.

L'emicrania rappresenta un importante problema di salute pubblica, tanto che di recente in Italia è stato approvato il decreto legge 1250/2020 "Disposizioni per il riconoscimento della cefalea primaria cronica come malattia sociale".

Essendo la cefalea cronica una delle principali cause di disabilità e di utilizzo improprio dei servizi sanitari, è auspicabile una precoce e corretta individuazione dei pazienti che ne sono  affetti  e definire un trattamento appropriato ed efficace; ciò favorisce una riduzione dei costi diretti attraverso una riduzione del ricorso a cure specialistiche ambulatoriali e/o ospedaliere improprie che costi indiretti con miglioramento della qualità di vita di questi pazienti.

Il DCA n.9/2016 ha istituito la Rete cefalea della Regione Calabria con lo specifico PDTA, secondo un modello di rete stratificato in livelli di assistenza dipendenti dalla complessità di cura diagnostica e terapeutica e integrato con il territorio, determinando una gestione clinica di appropriatezza diagnostica - terapeutica sia nel contesto della medicina territoriale (MMG e Specialisti neurologi territoriali) sia nelle strutture sanitarie ospedaliere dedicate alla cura delle sindromi cefalalgiche con invio del paziente nel contesto più appropriato in funzione dell'intensità di cura. La formalizzazione di una rete specifica per specialità ha comportato un'estensione del panorama degli attori coinvolti, coinvolgendo medici  di medicina generale, specialisti territoriali neurologi e altri specialisti, con l'obiettivo di ampliare l'offerta assistenziale articolandola su più livelli per disponibilità di risorse e complessità di patologie.

  1. A) Livelli della Rete Regionale delle Cefalee
  2. Il primo livello della rete è rappresentato dai medici di medicina generale che si raccordano con gli specialisti neurologi territoriali, rappresentando il primo vero filtro in grado di erogare prestazioni adeguate e qualificate in termini di inquadramento diagnostico e primo step Gli strumenti a disposizione per questo livello sono:
    • l'approccio clinico si articola su più livelli di approfondimento Al MMG è richiesta particolare attenzione al primo step diagnostico, in particolare la differenzazione tra una forma di cefalea primaria ed una secondaria.
    • Un sistema di raccolta dati comune da approntare o partendo da un database esistente o implementando uno strumento ad hoc, che consente di mettere in rete dati che abbiano la stessa valenza
    • Le raccomandazioni terapeutiche delle società scientifiche specifiche di tale patolo ia che favoriscono una terapia di attacco e la selezione dei pazienti candidati alla terapia di

Il medico di medicina generale più esperto nella cura delle cefalee può effettuare già dei trattamenti di profilassi, ricorrendo ai livelli successivi della rete nei casi in cui la terapia prescritta risulti inefficace o complicata da effetti collaterali o le comorbilità siano tali da rendere complesso il trattamento.

  1. Il secondo livello della rete è costituito dagli specialisti neurologi ospedalieri/territoriali che attualmente hanno in carico il 30% dei pazienti cefalalgici di media ed elevata frequenza e intensità (uno ogni 150.00 -200.00 abitanti - linee guida EFHS 2008). A questo livello utilizzando database e linee guida comuni, lo specialista valuta il paziente inviato dal MMG, se e quali accertamenti diagnostici siano stati eseguiti e le eventuali terapie di profilassi intraprese, la compliance del paziente. Compito dello specialista è impostare le eventuali indagini per arrivare ad una diagnosi di I o II livello della classificazione IHS, fare ricorso a strumenti comuni, omogenei e validati per esempio diario cefalee o questionari per la disabilità cefalalgia (es. MIDAS), per definire tutte le sfaccettature della sindrome cefalalgica. Inoltre deve gestire con modalità ottimali la terapia acuta e di prevenzione delle cefalee secondo le raccomandazioni delle società scientifiche preposte.
  1. Il terzo livello della rete è costituito dal Centro di coordinamento regionale dell'intera rete, al quale sono demandati la diagnostica più complessa (sino al IV livello della classificazione IHS) e la terapia per le forme croniche, farmaco resistenti con comorbilità complesse, le cefalee croniche con abuso  di  analgesici.  Oltre  alla  fase  diagnostica  e  terapeutica  descritta,  a  questo  livello  viene particolarmente richiesto:
  • protocolli di disassuefazione di farmaci in regime di attività complessa terapeutica;
  • protocolli diagnostici terapeutici innovativi per le forme ad elevata frequenza e forme croniche complesse: infiltrazione tossina botulinica , anticorpi monoclonali e procedure interventistiche microchirurgiche e di neurostimolazione.

Attualmente in Calabria sono operativi dei Centri/ambulatori ospedalieri e territoriali  dedicati  alla cura delle cefalee, che sono strutturati per adottare strumenti comuni alla luce delle raccomandazioni delle società scientifiche nazionali e internazionali (IHS, SISC, ANIRCEF-SIN, Agenas linee guida diagnosi e terapia cefalea).

Con la delibera n.114/2021, l'ASP di Reggio Calabria ha approvato la costituzione del Centro Multidisciplinare per l'attuazione del PDTA del paziente con cefalea presso il Polo Sanitario Reggio Sud, dalla quale si evince una maggiore presa in carico del paziente cefalalgico attraverso un'assistenza multidisciplinare , andando a ridefinire l 'assetto assistenziale nell 'ASP di Reggio Calabria. Tale Centro ha pertanto i requisiti per essere inquadrato come attività di 2 livello.

Pertanto, la rete regionale delle cefalee risulta così aggiornata:

Con il DDG n. 4296/2017 è stato costituito il Coordinamento Regionale delle Rete Cefalee, che ha il compito di affrontare e sviluppare tutti gli aspetti della rete.

 

 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner