Il Comune di Catanzaro è fra i vincitori del bando del ministero dello Sviluppo economico (Mise) per la sperimentazione, la ricerca applicata e il trasferimento tecnologico attraverso le reti 5G in ambito urbano.
Lo ha annunciato il sindaco, Sergio Abramo, sottolineando come il via libera del Mise preveda un finanziamento di 500mila euro per la realizzazione di un programma di supporto delle tecnologie emergenti per la diffusione della banda larga mobile.
In tutta Italia, sono stati solo sei i progetti ammessi a finanziamento: Catanzaro, unica amministrazione comunale premiata, ha ottenuto questo importante risultato insieme alla Siae, all’Agenzia per l’Italia Digitale, alle Università di Cassino e Cagliari e al Politecnico di Bari. “È l’ennesima dimostrazione dell’efficacia operativa e di progettazione messa in campo da questa amministrazione comunale”, ha sottolineato Abramo, che ha ringraziato il capo di Gabinetto, Antonio Viapiana, e il dirigente alla Programmazione, Antonio De Marco, che hanno seguito passo dopo passo il progetto.
Il capoluogo calabrese è capofila del proprio programma che prevede la partecipazione della Provincia di Catanzaro, di Vodafone Italia in qualità di partner tecnologico, dell’università Magna Graecia, del consorzio Biotecnomed e di diverse start up innovative.
Una delle specificità del progetto è la sperimentazione di rapidissime soluzioni di comunicazioni e multimedialità nelle due più grandi aree verdi della città, il Parco della Biodiversità e villa Margherita. Soluzioni applicate alle strutture museali ed espositive con particolare attenzione alla fruizione dei soggetti con disabilità fisiche, visive e auditive. L’avvio del progetto, presentato meno di un mese fa e approvato ieri, attende la firma della convenzione prevista a breve.
“Si tratta di un tassello fondamentale nell’ottica della ricerca finalizzata al potenziamento delle infrastrutture di comunicazione e trasmissione dati online che hanno dirette ricadute sullo sviluppo dell’economia nei territori”, ha aggiunto il sindaco riprendendo l’evidenziatura fatta dal Mise sul “particolare riferimento alle piccole e medie imprese e alle start up innovative”, nei confronti delle quali verrà perseguito l’obiettivo di favorire e incrementare l’utilizzo delle tecnologie emergenti innestate su infrastrutture 5G realizzate da pubbliche amministrazioni attraverso l’aggregazione di più soggetti.
Catanzaro ha preceduto nella graduatoria finale enti di ricerca come i Cnr di Roma e Torino, la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, l’Università La Sapienza e quella di Palermo, il Parco archeologico di Pompei, i Comuni di Rimini e Padova.
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