Revocati i domiciliari a tre agenti penitenziari indagati per tortura nel carcere di Reggio

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Il Tribunale di Reggio Calabria
  16 dicembre 2022 18:49

Il Tribunale della Libertà di Reggio Calabria (Genovese presidente; a latere, Mesto e Santagati) ha ordinato la revoca degli arresti domiciliari per l'assistente capo della polizia penitenziaria Fabio Morale, per l'assistente Alessandro Sgrò e per il vice sovrintendente Pietro Luciano Giordano. Il Collegio, ha sostituito la misura cautelare per Giordano, Sgrò e Morale con l’interdizione della sospensione dal lavoro per un anno. I tre agenti erano stati arrestati a novembre con l’ipotesi di reato di tortura e lesioni personali aggravate ai danni del detenuto Alessio Peluso, 30 anni, considerato un esponente della camorra. Peluso, nel gennaio scorso, secondo l'accusa, avrebbe subito un pestaggio nel carcere “Panzera” di Reggio Calabria, a cui avrebbero preso parte i tre agenti sotto inchiesta, indagati assieme ad altri colleghi e al loro comandante Stefano La Cava.
  

  L’inchiesta, coordinata dal Procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri, ed eseguita dalla polizia di Stato,  ha ricostruito quanto successo all'interno del carcere lo scorso 22 gennaio, allorché il detenuto, inquadrato dalle telecamere interne del carcere, aveva messo in atto una protesta rifiutandosi di rientrare in cella dopo l’ora d’aria, minacciando di lanciare un monitor televisivo contro gli agenti che tentavano di convincerlo a desistere da quell’atteggiamento. Era stato lo stesso Alessio Peluso a denunciare le violenze subite a distanza di qualche giorno dall’aggressione, togliendosi di dosso una maglietta durante un collegamento in videoconferenza col Tribunale di Napoli mostrando i segni delle percosse ai giudici campani, i quali hanno poi segnalato i fatti alla Procura di Reggio Calabria. Gli agenti indagati sono difesi dagli avvocati Renato Russo e Marco Gemelli. 

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