di TERESA ALOI
Il suono della prima campanella alle 8 in punto. I ragazzi fuori dal cortile in attesa di "riprendersi" e di "riprendere" lì da dove avevano lasciato. C'è emozione ed è palpabile nel cortile dell'Istituto tecnico Agrario "V.Emanuele II".
Sono ordinati e hanno mille speranze. Speranza che quel "andrà tutto bene" sia più di uno slogan. Speranza, per qualcuno, di iniziare un nuovo percorso di studi. Speranza, per i altri, di concludere nel migliore dei modi.
Nessun intoppo all'entrata del primo turno, alle 8. Così anche per i ragazzi che entrano al secondo turno, quello delle 9. Del resto era tutto organizzato: sul sito istituzionale della scuola era stata caricata la piantina della scuola con tanto di percorsi e aule da raggiungere in maniera tale da non creare assembramento e disordine e così è stato.
Quel dispenser di gel disinfettante posizionato al centro dell'androne dell'istituto ricorda però di stare attenti e di seguire le prescrizioni per evitare contagi da covid 19. Per il resto è tutto nelle loro mani.
Salgono su per le scale verso l'aula che quest'anno li ospiterà. Salgono a gruppetti, rigorosamente con la mascherina e distanziati. E sorridono. Tanto. Anche se dietro una mascherina.
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