«Dopo due mesi di chiusura, il Parco riapre ai cittadini, ai quali chiediamo il rispetto delle regole come il divieto di assembramento e l’obbligo di mantenere il distanziamento interpersonale». Ma quello che il presidente onorario del Parco della Biodiversità Mediterranea, Michele Traversa, non aveva messo in conto era l'inciviltà dei cittadini. Così, a solo una settimana dalla riapertura dei cancelli, ecco tra il verde decine e decine di lattine abbandonate dagli avventori di turno.
"Non ci meritiamo il Parco, la Villa Trieste, Giovino e neppure un centimetro del nostro splendido territorio. Perché, come quei bambocci incapaci che ricevono dai genitori una enorme eredità immeritata, non riusciamo a comprendere il valore di quanto possediamo e non sappiamo che farcene", attacca l'avvocato Francesco Di Lieto, vice presidente nazionale del Codacons, che, sempre attento alle dinamiche del territorio, .lancia la sua provocazione: "Chiudiamolo!".
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