Riapre l'8 dicembre il Polo Museale di Soriano Calabro, dopo quattro anni di lavori

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Riapre l'8 dicembre il Polo Museale di Soriano Calabro, dopo quattro anni di lavori
Polo Museale di Soriano Calabro
  06 dicembre 2020 18:28

Dopo 4 anni di lavori ed allestimenti sarà inaugurato il Polo Museale di Soriano Calabro. Martedì 8 dicembre, infatti, alle ore 18 in streaming sulla pagina Facebook assisteremo alla cerimonia di apertura del percorso espositivo. Taglieranno virtualmente il nastro il sindaco di Soriano Vincenzo Bartone e la Direttrice del Polo Mariangela Preta, archeologa Vibonese. All’iniziativa parteciperanno il noto critico d’arte Angelo Crespi, il Senatore Giuseppe Mangialavori e il Presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì.

Il Polo Museale è ospitato nel noto complesso conventuale   costruito a partire dal 1510 dai padri Domenicani e distrutto dal terremoto del 1783, di cui oggi imponenti si conservano i ruderi. All’interno del Complesso Monumentale si sviluppa il Polo Museale di Soriano Calabro.

Banner

La struttura è articolata in spazi diversi: Il Museo del terremoto che rappresenta un unicum in Italia per scopo e tipo di realizzazione. Il museo, infatti,  intende essere un punto informativo stabile di carattere sia scientifico (sismologia, geologia, sismologia storica), sia culturale, presentando il terremoto come fenomeno naturale e la storia dei terremoti, ossia i loro impatti, i problemi sociali ed economici indotti, le risposte date dalle istituzioni e dalle culture del tempo. È una storia sconosciuta alla cultura diffusa, ma importantissima, in grado di favorire la crescita di una nuova percezione del rischio sismico e della sicurezza abitativa, basata su conoscenze scientifiche e storiche.  Un museo all’avanguardia dove il supporto tecnologico e la multimedialità giocano un ruolo fondamentale; il Museo Territoriale della Ceramica medievale e moderna con esposizione di manufatti che coprono un arco cronologico che va dall’Altomedioevo al XX secolo. All’interno sono esposti materiali ceramici provenienti da centri abbandonati come Mileto Vecchia, Rocca Angitola, Belforte, Motta San Demetrio, ma, anche importanti centri produttivi come Soriano e Vibo Valentia; la Pinacoteca che raccoglie numerosi dipinti antichi che facevano parte del complesso domenicano unitamente ad alcune opere moderne tra cui spiccano Colao, Cefaly, Enotrio.

Banner

Banner

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner