Riapriamo i cancelli del Parco della Biodiversità a Catanzaro con Michele Traversa (VIDEO E FOTO)

di TERESA ALOI

C'è il sole. E non c'è vento. E questo per la città di Catanzaro è già di per sè un miracolo. Al Parco della Biodiversità di Catanzaro l'unica cosa che resta dell'emergenza coronavirus è quel cartello affisso al cancello che ne vietava l'ingresso fino al 3 maggio. Per il resto è come se il tempo si fosse fermato al 14 marzo. 

Il lockdown forzato ha consentito alla natura di "riprendersi i propri spazi". E lo fa fatto egregiamente. Al riparo di tutto e di tutti. Il verde, se possibile, è ancora più verde. E non c'è zona del parco che non sia "perfetta".  Merito degli operai addetti alla manutenzione che non si sono fatti trovare impreparati e non hanno tradito le aspettative di quanti, stamattina, si sono riappropriati del Parco. Già, riappropriati. Perché alle 8,30 c'era già chi non ha voluto mancare all'appuntamento. 

Quel silenzio surreale che ha avvolto la città per lunghissimi 51 giorni è spazzato via dall'abbaiare di qualche cane, che sgambetta incredulo, e dai passi dei ragazzi che si allenano. 

Michele Traversa, il presidente del Parco della Biodiversità Mediterranea,  è al lavoro già da qualche ora. Bisogna organizzare tutto. A cominciare dai controlli per evitare assembramenti nel pieno rispetto del Dpcm. "Ma i catanzaresi sono stati bravi", sottolinea il presidente. E non c'è alcun dubbio che lo saranno ancora. 

I cartelli sulle norme e sui comportamenti  da rispettare, sparsi lungo i sentieri del Parco, lo ricorderanno in ogni caso, semmai qualcuno lo dimenticasse. L'unico "dispiacere" del presidente Traversa è che i bambini non avranno a disposizione le aree giochi.  Per la loro apertura ci vorrà un pò di tempo ancora. Per il resto, è tutta libertà da respirare a pieni polmoni.

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