Sono ripartite il 24 maggio le palestre, un protocollo preciso da seguire per evitare i contagi: dal distanziamento alle mascherine ma anche l’uso degli spogliatoi, delle docce e degli attrezzi.
"Finalmente riapriamo" ci dicono i titolari di due palestre di Catanzaro. Effettivamente è evidente che l'investimento fatto da chi ha un'attività è notevole ed in tanti sono stati costretti a chiudere in maniera forse definitiva. Ripartire già nello scorso maggio non era stato semplice e molti dopo la seconda chiusura hanno dovuto abbassare per sempre le serrande.
Chi ha la forza di andare avanti ha riaperto con nuovi investimenti ed aspettative.
"Fortunatamente le persone stanno rientrando anche se la ripresa non è facile. Stiamo ripartendo in sicurezza facendo attenzione alla pulizia ed alla mascherina" ci dice Giusy Ciciarello, Presidente della New Body fashion di Catanzaro. "Abbiamo acquistato i materiali per la ripresa ed abbiamo acquistato nuovi attrezzi per stare al passo con le nuove attività. Sono tante le regole da seguire ma è l'unica arma che abbiamo. Affannosamente siamo riusciti a ripartire ma una futura chiusura sarebbe ancora più dura. Mi auguro per tutto il mondo che il tempo ci dia ragione e si possa portare alla serenità di sempre" conclude Giusy.
"Ci siamo preparati a ripartire ed ora atteniamo la risposta dei clienti. Abbiamo avuto molte perdite ma speriamo che con i vaccini le persone rientrino. La gente ha ancora paura di tornare, la stagione va verso l'estate ma sono fiducioso per la riapertura da settembre" ci dice Paolo Tulelli, titolare della palestra Asd Fitmed di Catanzaro.
Ecco le regole da seguire.
Per i gestori, innanzitutto, è obbligatorio predisporre e rendere visibile all’entrata della struttura un apposito cartello contenente il numero massimo di presenze consentite all’interno dei vari ambienti come le sale e gli spogliatoi. All’interno dovrà essere garantito il rispetto delle prescrizioni igieniche di base: obbligatorio rilevare la temperatura a tutti i frequentatori, soci, addetti, accompagnatori, giornalmente al momento dell’accesso, impedendo l'accesso in caso di temperatura superiore a 37,5 °C; obbligatorio verificare all’ingresso che fruitori dei servizi ed eventuali accompagnatori indossino la mascherina protettiva; individuare percorsi di ingresso e di uscita differenziati. Sempre per i gestori, è obbligatorio mettere a disposizione dispenser di gel disinfettante nelle zone di accesso all’impianto, di transito, nonché in tutti i punti di passaggio, inclusi gli accessi agli spogliatoi e ai servizi e gli accessi alle diverse aree. istruttori e clienti è obbligatorio mantenere sempre la distanza interpersonale minima di 1 metro, che diventano due durante l’attività fisica. Ad eccezione del momento specifico in cui si svolge attività fisica sul posto, è sempre obbligatorio indossare la mascherina, anche durante l’allenamento se il cliente si sposta da una postazione o un attrezzo di allenamento all’altro. Viene anche consigliato di lavarsi frequentemente le mani, non toccarsi mai occhi, naso e bocca con le mani, starnutire e/o tossire in un fazzoletto o nella piega interna del gomito.
Le linee guida del governo prevedono anche che si evitino di lasciare in luoghi condivisi con altri gli indumenti indossati per l’attività fisica, ma riporli in zaini o borse personali; bere sempre da bicchieri monouso o bottiglie personalizzate; gettare subito in appositi contenitori i fazzolettini di carta o altri materiali usati (ben sigillati) e non consumare cibo negli spogliatoi e all’interno degli spazi dedicati all’attività sportiva. Per tutti è necessario disinfettare i propri effetti personali e non condividerli (borracce, fazzoletti, attrezzi, ecc.); arrivare nel sito già vestiti adeguatamente alla attività che andrà a svolgersi o in modo tale da utilizzare spazi comuni per cambiarsi e muniti di buste sigillanti per la raccolta di rifiuti.
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