Riaprono le porte del teatro della Casa circondariale con lo spettacolo organizzato dal Lions Club Catanzaro Mediterraneo

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images Riaprono le porte del teatro della Casa circondariale con lo spettacolo organizzato dal Lions Club Catanzaro Mediterraneo

In scena la simpatia di Piero Procopio

  11 dicembre 2021 08:38

di FRANCESCO IULIANO

Uno spettacolo di musica e cabaret per abbattere distanze e pregiudizi. Musicisti, attori e persone della società civile, si sono uniti ai detenuti per condividere un pomeriggio all’insegna della speranza. 

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C’era tutto questo nell’idea della presidenza del Lions Club Catanzaro Mediterraneo di organizzare, con la collaborazione della direzione della Casa circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro, uno spettacolo di musica e cabaret.

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«È la prima volta - ha detto la direttrice della Casa circondariale, Angela Paravati -, dopo quasi due anni di stop imposti dalla pandemia, che riapriamo al pubblico il nostro teatro. Lo abbiamo fatto ospitando un Club Lions. Un evento che è stato un tentativo di ritorno alla normalità. L’idea di offrire un pomeriggio di musica e di svago – ha aggiunto - è stato come regalare un sorriso a chi non riuscirà ad averlo in maniera piena. Siamo consapevoli che i giorni che precedono l’arrivo delle festività natalizie, sono quelli che i detenuti vivono con maggiore angoscia perché sanno che non avranno la possibilità di condividerli con i loro affetti più cari. Ecco perché momenti di allegria come questi possono contribuire ad affrontarli in maniera più serena».

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In apertura, i saluti della cerimoniere del Club, Loredana Badolato con i ringraziamenti al segretario Peppino Mariano, alla direzione della Casa circondariale anche con la vicedirettrice Emilia Boccagna ed ai rappresentanti della magistratura e della politica: la giudice di sorveglianza Antonella Galati e la senatrice Gelsomina Silvia Vono.

Poco meno di 50 i detenuti che hanno chiesto ed ottenuto l’autorizzazione a presenziare allo spettacolo, a causa delle normative Covid. 

Due ore tra musica e risate, in cui sono state fare cadere le barriere e le differenze tra la vita della comunità esterna e quella detentiva.

«La musica - ha commentato la  presidente del Club Lions Enza Matacera - fa riaffiorare ricordi, sentimenti, momenti. Ecco perché abbiamo voluto proporre questo evento. Riteniamo che la musica, entrando nelle carceri, possa rendere più salda la struttura affettiva individuale, possa dare fiducia, incoraggiando a considerare emozioni e sentimenti  come il vero cuore  del nostro sistema di relazioni».

Uno spettacolo che è stata anche l’occasione per avvicinare la politica al mondo delle carceri. «Devo ringraziare la direttrice Paravati – ha detto Gelsomina Silvia Vono – per avermi dato l’opportunità di vedere da  vicino una realtà di cui, ad oggi, non avevo esperienza. Ritengo che sia importante che la politica conosca quelli che sono i problemi e le difficoltà che vive la popolazione carceraria. Mi auguro, nel prossimo futuro, di avere la possibilità di incontrare e  confrontarmi con i detenuti ed il personale della Polizia Penitenziaria, per conoscere più da vicino quelli che sono le aspettative e le difficoltà che si incontrano all’interno della struttura».

Sul palco una rock band composta anche da medici e da avvocati, i “Prognosi riservata”.

Alfredo Costantino (chitarra), Michele Critelli (batteria), Saverio Palermo (basso),Vincenzo Vono (tastiere) e la voce della brava Veneranda Caroleo, hanno proposto brani degli U2, di Fabrizio De Andre’, dei Negrita, di Zucchero e, per chiudere, anche di Bob Dylan. Tecnici del suono e delle luci: Fabrizio Rotundo e Giuseppe Dario Attisani.

Lo spettacolo è stato intervallato dai divertenti  monologhi dell’attore cabarettista catanzarese, Piero Procopio.

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