Riccardo racconta il suo grande amore con Marco: "Io, libero di essere felice" (VIDEO)

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Riccardo racconta il suo grande amore con Marco: "Io, libero di essere felice" (VIDEO)
Riccardo Cristiano
  09 gennaio 2020 12:59

di TERESA ALOI

Sorride e ogni parola che esce dalla sua bocca è il frutto di una consapevolezza profonda e sincera conquistata nel tempo.  

Banner

Riccardo porta il nome di un generale. Di quell’ufficiale dell’Esercito che salvò la vita al nonno Luigi durante la seconda guerra mondiale. In segno di rispetto e di immensa gratitudine per quell’atto sul campo di battaglia.

La sua storia è racchiusa tra le pagine di “Vi dichiaro uniti”, una storia di ricerca, amore e diritti civili, impreziosita dalla prefazione di Marco Cappato.  E’ il primo libro che Riccardo Cristiano, 40 anni, lametino di nascita, consegna alle stampe. E con le sue oltre 700 copie vendute in poco più di un mese (il libro è stato pubblicato il 24 novembre) si avvia a diventare un caso editoriale.  

Banner

C’è amore, tanto amore. Di quello che non conosce barriere e pregiudizi. E rispetto. Ogni pagina scritta è un inno alla gentilezza. E’ il racconto di un percorso che ha portato Riccardo a unirsi civilmente con il suo compagno. Marco, l’amore della sua vita "la mia metà mancante, quella descritta da Platone  nel simposio". 

Nel libro autobiografico, l’autore  ripercorre i momenti più importanti trascorsi alla ricerca di se stesso, ma anche di persone simili a lui. E allora  c’è la sua infanzia, quella fatta di estati al mare e di chiacchiere sulla spiaggia al calar del sole; di incontri che resteranno per sempre scolpiti nel suo cuore. C’è la ricerca, a volte faticosa, di parole che non esistevano ancora. E poi, il suo impegno, nell’età della maturità per i diritti civili, l’associazionismo e la politica, l’omofobia.  E l’amore, che trasuda in ogni parola. In ogni ricordo.

“Iniziai a capire un aspetto fondamentale della mia vita in estate, non avevo più di undici anni” racconta Riccardo. Sembra di sentirlo “l’odore della salsedine, sui sassi, il profumo del mare” e di vederli quegli “occhi azzurri di un bambino biondo e magrolino, napoletano e simpatico” che “mi fece battere il cuore con un’intensità mai avvertita”.

 “Ognuno ha diritto di vivere come può e non come deve, perché dettato da altri” spiega Riccardo. E lui, alla fine di un percorso, oggi vive la “sua”  vita.

“Il problema - sottolinea -   è che quando sei ancora bambino non hai tutti gli strumenti per capire che c’è qualcosa di diverso in te. Hai paura di sentirti sbagliato, di ferire le persone a te più care”.

Però “non vuoi rinunciare all’amore”.  C’è voluto del tempo, “anni in cui sei solo”,  anni in cui "sono state necessarie ragazze di copertura”, momenti “in cui arrivi a rinnegare persino te stesso” ma poi alla fine “decidi di volerti prendere cura di te”. Decidi di meritarti di essere felice. 

 L’amore non si ostenta. Si vive. Appieno. Senza se e senza mai. Al di là delle convenzioni, di barriere e di modelli precostituiti.

 “Con Marco è stato amore a prima vista. Un vero e proprio colpo di fulmine”. Si conoscono in chat ma poi, dopo qualche giorno, decidono di incontrarsi. E lì scatta la scintilla.

“Condividiamo molte passioni - racconta Riccardo - ad entrambi piace Hermann Hesse, ad esempio, e adoriamo andare al cinema”. E poi, l’impegno comune nella battaglia per i diritti civili  per arrivare alla costituzione dell’Associazione Radicale Certi Diritti  "centro di iniziativa politica nonviolenta, giuridica e di studio per la promozione e la tutela dei diritti civili,  per la responsabilità e la libertà sessuale  delle persone".

Dopo sei anni di frequentazione, nel 2004, la decisione di andare a vivere insieme, con l’approvazione delle famiglie. E il 27 maggio del 2017 e  a Nocera Terinese l’unione si formalizza. E' la prima in Calabria.

"Ci ha uniti l’allora sindaco Fernanda Gigliotti  - ricorda Riccardo - con la benedizione di don Fabio Coppola, oggi missionario in Ecaador".

Oggi Riccardo e Marco hanno comprato casa e vivono a Cleto, in provincia di Cosenza. Il Comune li ha accolti donandogli una pergamena con su scritto  “I diritti non si concedono ma si devono estendere a tutti”. Perchè così deve essere.
Riccardo  continua a tenere quel diario al quale ogni giorno da anni affida i suoi pensieri, le sue gioie, "tutto ciò che mi accade di bello ma anche no".  

E sta lavorando al suo prossimo libro. 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner