Riccio attacca il Comune: “Soldi della scuola per il Gay Pride, dimenticata la lotta alla droga”
26 giugno 2025 16:08
"Quella che oggi prende il via a Catanzaro, sotto la veste ipocrita di iniziativa culturale di avvicinamento al Gay Pride 2026, si configura come l’ennesima carnevalata ideologica finanziata con fondi pubblici – e, cosa ancora più grave, provenienti direttamente dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione. Un fatto che non solo indigna, ma rappresenta uno schiaffo alle famiglie, alle scuole e a chi ogni giorno combatte le vere emergenze sociali di questa città" dichiara Eugenio Riccio, Consigliere Comunale del Centrodestra.
"Che proprio oggi, 26 giugno, Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga, l’amministrazione comunale non abbia previsto alcuna iniziativa dedicata alla prevenzione delle dipendenze, e abbia invece preferito inaugurare una rassegna ideologicamente connotata, è un segnale preoccupante e inaccettabile" incalza Riccio.
"Siamo di fronte a un’amministrazione completamente scollegata dalla realtà, che mortifica la funzione educativa e sociale delle istituzioni per rincorrere battaglie identitarie che dividono la comunità e svuotano di senso il ruolo della scuola. I fondi dell’istruzione devono servire a formare i nostri ragazzi, non a finanziare sfilate politicizzate o eventi di propaganda" prosegue il Consigliere.
"Mentre il sindaco Fiorita e la sua maggioranza si prestano a mettere il cappello su iniziative folcloristiche e divisive – conclude Riccio – noi, come Centrodestra, siamo pronti alle barricate, istituzionali e politiche, per difendere la dignità della scuola pubblica, il buon senso della città e i valori fondamentali della nostra comunità. Continueremo a gridare forte il nostro “no ad ogni droga” e a denunciare ogni abuso di potere e ogni uso distorto dei fondi pubblici".
"Catanzaro merita un’amministrazione che investa seriamente in cultura, prevenzione e sostegno al tessuto sociale. Non ci faremo intimidire: se sarà necessario, difenderemo quei principi con fermezza dentro e fuori l’aula consiliare".
