“Sappiamo bene che noi cittadini catanzaresi ogni mattina, al risveglio, come primo atto della giornata ci dobbiamo affidare alla Santissima Madonna dell’Immacolata (così come suggerito dal sindaco Fiorita durante le celebrazioni dell’8 dicembre) nella speranza che dai rubinetti fuoriesca l’acqua per i propri bisogni quotidiani. Purtroppo, continuiamo a registrare, grazie alle segnalazioni dei cittadini, che in moltissimi quartieri decine sono i casi di dispersione idrica causati dalla rottura delle tubazioni della rete comunale. Ci riferiamo, affinché la problematica sia di facile comprensione, a quelle strisce d’acqua, presenti un po’ dappertutto sulle strade cittadine e la cui visibilità è data dalla mancanza di pioggia, accompagnate da improvvise sorgive. Questi guasti vengono immediatamente riparati? Certo che no". E' quanto scrive in una nota il consigliere comunale Eugenio Riccio.
"Da riscontro personale effettuato negli uffici comunali, - prosegue - ho potuto constatare che per ripristinare una perdita ed evitare la dispersione di notevole quantità d’acqua, possono trascorrere giorni, settimane, mesi. Ho verificato, dunque, cosa prevede in questi casi il capitolato d’appalto per il servizio di conduzione, custodia e manutenzione delle rete idrica comunale. Semplice, la ditta preposta deve intervenire entro 48 ore dalla segnalazione degli uffici".
"Ma perché, quindi, - incalza Riccio - la stessa non garantisce il servizio nei tempi previsti? Chi deve controllare che la ditta ottemperi a quanto sancito dal capitolato d’appalto? E, soprattutto, chi controlla il controllore? Di una cosa siamo certi: a pagare l’acqua che si disperde in mille rivoli, a causa della mancata manutenzione, sono i cittadini catanzaresi costretti non solo a fare i conti con la cronica penuria idrica, ma pure sbeffeggiati nel pagare esosi canoni idrici. Tasse che, lo ricordo, devono coprire il costo delle fatture che Sorical trasmette al Comune, comprensive del costo dell’enorme quantità di acqua dispersa per le strade".
"Prof. Fiorita, lo volge il suo sguardo “regale” anche verso questa problematica? Ne vogliamo discutere, magari, aprendo un tavolo su questa vicenda e attivando un’indagine, così come previsto dal regolamento comunale, nella competente commissione consiliare? Il sindaco, nell’ultima riunione dell’assemblea civica, dall’alto del suo ruolo “ecclesiale”, ha diviso le opposizioni tra buoni e cattivi, sentenziando l’inconciliabilità del dialogo con “chi denigra la città”. Prof. Fiorita, - conclude - non si avvede che i cittadini, vista la totale inerzia dell’amministrazione, stanno cominciando ad affilare le ghigliottine preparandosi al regicidio?”.
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