Nel mese di Luglio la città di Catanzaro festeggia due importantissimi eventi religiosi e popolari. La festa del Santo Patrono, San Vitaliano, e quella della Madonna di Melito Porto Salvo. Ora, senza voler confondere il sacro con il profano, chissà se, pregando devotamente, si riuscirà in questa città ad ottenere “il miracolo” molto più semplice del sangue di San Gennaro che si scioglie a Napoli. Il miracolo sarebbe che il settore Lavori pubblici del Comune di Catanzaro ne azzeccasse almeno una.
Soprattutto quando si tratta di tutelare fasce deboli. Procediamo con ordine. Ultima perla del settore ll.pp, in ordine di tempo,vil posizionamento di una passarella per disabili lungo la spiaggia fronte Piazza Brindisi.
Il tutto, chiaramente, con strombazzamento mediatico da parte di assessori e consiglieri che gridavano al miracolo per aver realizzato un qualche cosa di oggettivamente (per loro . . .) straordinario . . .
Stessa iniziativa presa dal sindaco Alecci a Soverto che però oggettivamente, per quanto in ritardo rispetto a molte altre parti d’Italia (perché questo c’è da dirlo) ha davvero reso il “mare per tutti” (Per ulteriori approfondimenti, qualora studiare fosse troppo complicato, basta guardare le pagine social del sindaco Alecci e del Comune di Soverato)
Peccato invece che anche per il semplice posizionamento di una passerella il settore Lavori pubblici del Comune di Catanzaro non riesca ad attenersi alle più elementari normative in materia dimostrando, sempre più, una clamorosa incompetenza ed ignoranza (etimologicamente mancanza di preparazione specifica oppure carenza o difetto del potere necessario, da parte di un organo, di svolgere una determinata funzione, spec. nell'ambito del diritto processuale o amministrativo e inconsapevolezza o incompetenza (più o meno colpevole).
La spiaggia in questione, infatti, malgrado la passerella, resta inaccessibile per i disabili per i seguenti motivi: a) non vi sono parcheggi riservati in prossimità del Lungomare; b) il Lungomare fronte Piazza Brindisi è inaccessibile ai diversamente abili in quanto non vi sono "percorsi dedicati" e/o scivoli e/o abbattimento barriere architettoniche; c) la rampa di accesso alla spiaggia è costituita da 2 rampe di scale (manca lo scivolo) che la rendono insormontabile ai diversamente abili; d) scesa la prima rampa di scale ci si trova in uno spiazzo ricolmo di sabbia (perché tutti questi accessi alle spiagge non vengono puliti ?) che rende impossibile il passaggio di una carrozzina e crea seri problemi anche alle persone normodotate; e) un secondo tratto di scale, per accedere alla passerella, rende impossibile l'accesso per le carrozzine; se per un miracolo e magari con l'aiuto di diverse persone si riesce ad arrivare alla passerella, la stessa prosegue per pochi metri in direzione della battigia fermandosi molti metri prima tanto che ai diversamente abili viene più facile partecipare alla "paraolimpiadi" che raggiungere il mare a Catanzaro.
Domande d'obbligo: se per i diversamente abili è oggettivamente impossibile "conquistare" il mare dalla rampa di accesso di Piazza Brindisi per chi è stata fatta la passerella ? e quanto è costata atteso che non vi è traccia della determina d'impegno di spesa ?
Ma volendo estendere il ragionamento anche sulle altre passerelle posizionate dall'amministrazione comunale sul litorale catanzarese, se l'iniziativa del Comune risulta essere sicuramente lodevole, ciò che è dichiarato accessibile, le spiagge, risulta esserlo davvero ?
Credo di NO, e vi spiego il perché ?
L'accessibilità e la fruibilità di una spiaggia sono assicurate dalla legge e pertanto costituiscono un vero e proprio diritto per i diversamente abili.
Tra i requisiti indispensabili per rendere una spiaggia accessibile vi sono : 1) presenza parcheggi riservati in prossimità delle spiagge; 2) percorsi pedonali adeguati e dedicati; 3) passerelle fino alla battigia (MARE) laddove la sua raggiungibilità è oggi un elemento assicurato a norma di legge.
A Catanzaro nella realizzazione delle passerelle è stata rispettata la legge ? Assolutamente No.
Le passerelle infatti sono distanti diversi metri dalla battigia (MARE) e non è stato realizzato nessun parcheggio riservato e/o percorsi pedonali adeguati.
Siamo costretti quindi ancora una volta a rivolgerci al sindaco Abramo invitandolo ad intervenire immediatamente per adoperarsi a rendere accessibili ai diversamente abili e non solo tutte le spiagge della nostra città creando :
1) parcheggi riservati in prossimità delle spiagge, del Lungomare (con segnaletica orizzontale e verticale) e degli stabilimenti balneari atteso che queste strutture sono obbligate, per legge, a realizzare percorsi dedicati ai diversamente abili che facilitino l'accesso alle spiagge e al mare.
2) percorsi pedonali adeguati e passerelle fino alla battigia, con postazione di stazionamento, laddove la sua raggiungibilità è oggi un elemento assicurato dalle vigenti normative in materia.
Se le vacanze sono un diritto per tutti e basta poco per renderle possibile ai diversamente abili invitiamo il sindaco a mandare in ferie chi, politico o burocrate, per ignoranza e incompetenza crea casi di discriminazione sociale.
In caso di dubbi ed incertezze su come fare chiedere al sindaco di Soverato Ernesto Alecci.
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