L’INDIRE visita l’Istituto Mattia Preti di Catanzaro: è una scuola all’avanguardia!
Il 18 e il 19 dicembre scorsi, l’Istituto comprensivo Mattia Preti di Catanzaro, nell’ambito del progetto “Il tempo delle idee” sull’uso flessibile del tempo, è stato oggetto di una visita da parte dalle ricercatrici Elena Mosa e Lorenza Orlandini del Movimento Avanguardie Educative dell’INDIRE.
A comunicarlo con orgoglio e soddisfazione - in una nota stampa congiunta - sono il dirigente scolastico Dottoressa Michela Adduci e la referente del progetto Professoressa Carmela Patrizia Aiello che ha curato l’adesione della Scuola al Movimento e l’adozione della metodologia didattica innovativa.
Per i non addetti ai lavori bisogna ricordare che il Movimento delle Avanguardie educative è un progetto di ricerca-azione nato dall’iniziativa autonoma di INDIRE (l’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa che, fin dall’anno della sua nascita – il 1925 –, ha indagato e sostenuto esperienze educative avanzate) con l’obiettivo di investigare strategie di propagazione e messa a sistema dell’innovazione nella scuola italiana, tenendo particolarmente conto dei fattori abilitanti e di quelli che ne ostacolano la diffusione.
I percorsi di innovazione ispirati dal Manifesto sono quindi diventati «Idee» che le scuole aderenti al Movimento come l’istituto Mattia Preti di Catanzaro possono adottare e sperimentare nei loro curricoli.
Oltre alla possibilità di adottare una o più Idee, le scuole aderenti possono proporre esperienze che dimostrino la loro coerenza con gli orizzonti di riferimento del Manifesto, secondo un principio base: favorire il ‘contagio’ dell’innovazione dal basso, dalla scuola verso la scuola.
Ed è ciò che ha fatto e sta facendo l’istituto Mattia Preti di Catanzaro con “Il tempo delle idee” che - come si legge nella brochure - “è un progetto di ricerca-azione che configura un nuovo modello organizzativo nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria di I grado, aperto e flessibile, basato sulla possibilità di compattare l'orario delle discipline nel corso dell'anno scolastico”.
In pratica, giusto per fare alcuni esempi, durante il primo quadrimestre gli alunni studiano la Storia e nel secondo quadrimestre studiano Geografia con un modello di “compattazione totale”, mentre seguono una parziale compattazione con la matematica insegnata tutto l’anno ma intensificata al primo quadrimestre e scienze, studiata solo nel secondo quadrimestre.
Un modello organizzativo all’avanguardia che ha l'obiettivo di migliorare gli apprendimenti e “consolidare l'esperienza innovativa portando a sistema un modello con il quale si è superato la didattica trasmissiva”.
Nel gruppo di progetto, oltre al dirigente scolastico e alla referente, che hanno curato l’adesione al Movimento e portato a sistema la sperimentazione, hanno partecipato le docenti Maria Benincasa, Cinzia Celia, Consolata Diano, Maria Muraca, Manuela Rivan, Angela Caruso, Anna Cianferotti, Cecilia Fazio, Mariateresa Godino, Palma Grillo, Caterina Iania e Rosa Ruga.
Dopo un buffet di benvenuto e le interviste al dirigente scolastico e alla referente del progetto, il programma delle ricercatrici è stato quello di visitare direttamente le classi dei cinque plessi dell’istituto durante lo svolgimento delle lezioni dei docenti che hanno effettuato la compattazione oraria.
Durante la visita sono state effettuate dalle ricercatrici dell’INDIRE osservazioni dirette delle classi che lavorano secondo la revisione oraria (sia nella Scuola Primaria, sia nella Scuola Secondaria) e sono stati svolti colloqui tra le ricercatrici e gruppi di alunni della Primaria e della Scuola Secondaria per verificare come, il tempo scuola “compattato” sia gradito come metodologia innovativa.
Nei prossimi mesi - sottolineano con soddisfazione la dirigente scolastica e la referente del progetto - l’idea innovativa molto probabilmente sarà pubblicata sul sito dell’INDIRE in modo che possa essere da esempio anche per altre realtà scolastiche.
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