Ricordati a Tiriolo i cent’anni dalla nascita di Franco Costabile

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Ricordati a Tiriolo i cent’anni dalla nascita di Franco Costabile
Da sinistra: D’Andrea, Scerbo e Guzzo
  22 agosto 2024 08:41

I cent’anni dalla nascita del poeta Franco Costabile sono stati ricordati anche a Tiriolo. “Il poeta dal Sud del Sud” è il titolo dell’iniziativa organizzata nei giorni scorsi dal Comune e dalla Cooperative “Scherìa”.

Introdotto e moderato da Luigi Mariano Guzzo, docente di Diritto e religione all’Università di Pisa, il pomeriggio culturale ha rappresentato l’occasione per riflettere sulla figura e sull’opera di Costabile a partire da due libri di Filippo D’Andrea, filosofo e teologo, tra i primi ad aver studiato, contestualizzato e fatto conoscere la vita e i versi del poeta di origini calabresi: “Dal Sud del Sud. Per un ritorno all’uomo” (2021) e “Franco Costabile. I tumulti interiori di un poeta del Sud” (2023). Insieme a D’Andrea, è intervenuto Alberto Scerbo, ordinario di Filosofia del diritto e coordinatore del dottorato di ricerca in “Ordine giuridico ed economico europeo” all’Università “Magna Graecia” di Catanzaro.

Banner

“La vita travagliata di Costabile ha lasciato un segno indelebile nella storia e nella cultura calabrese e italiana, ed è per noi un onore poter celebrare le straordinarie doti nella nostra comunità”, ha affermato nei saluti Luigi Guzzo, presidente del Consiglio comunale di Tiriolo. Il presidente della cooperativa “Scherìa”, poi, Felice Scozzafava ha ricordato che “nell’ottica di promuovere lo sviluppo dei territori e dei centri urbani, si rivela importante valorizzare le nostre espressioni artistiche e letterarie che si sono imposte, e si impongono, a livello nazionale e internazionale”.

Banner

Luigi Mariano Guzzo ha messo in evidenza come i versi di Costabile esprimano inquietudine esistenziale, sradicamento, senso di abbandono e amore per la propria terra”. “Questa poesia – ha continuato il docente dell’ateneo pisano – è profezia per il riscatto culturale, sociale ed economico del nostro Sud e dei tanti Sud del mondo”.

Banner

Come ha sottolineato Scerbo, Costabile “ci consegna l’immagine di una Calabria che ora quasi sembra non esserci più, ma i cui problemi atavici attendono ancora di essere affrontati e risolti”. “E’ un poeta – sottolinea ancora il docente – che non può essere etichettato in correnti o categorie predefinite. È una poesia, la sua, che sfugge a qualsiasi classificazione, con una cifra stilistica unica e particolare”. Scerbo ha pure sottolineato come Costabile sia il “poeta della denuncia sociale che protesta contro i tradimenti della politica, facendo senza sconti nomi e cognomi”.

D’Andrea ha ricordato alcuni aneddoti familiari che lo legano alla persona di Franco Costabile, mettendo in evidenza i tratti “inquieti, irrequieti e tumultuosi della sua anima”. “Anche un poeta morto suicida può rappresenta una memoria di futuro per la Calabria e, in generale, il Meridione d’Italia”, ha detto lo studioso che ha proposto al comune di Lamezia Terme di erigere un monumento in suo onore. “Franco Costabile ha avuto il dono di emozionare attraverso il suo linguaggio poetico. La sua poesia è anche strumento di auto-conoscenza e di formazione di una coscienza più profonda. È un poeta aperto, libero, che rappresenta il sano animo calabro, costantemente in ricerca”. Insomma, Franco Costabile è un poeta che non può essere dimenticato.

 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner