Ringraziano gli amici, i colleghi e i parenti di Antonello che hanno inviato il loro contributo per la pubblicazione del libro.
" Le testimonianze pervenute, ciascuna con proprie sfaccettature e sensibilità- scrivono i familiari di Antonello Stanizzi - permettono ampiamente la realizzazione del progetto editoriale di alto livello, così come ipotizzato all’inizio. Il libro, oltre a storicizzare la vita di Antonello Stanizzi, scoprendone aspetti inediti, diventa una sorta di affresco di un’epoca".
A fine gennaio 2020, il materiale raccolto verrà consegnato all’Editore per l’allestimento. Per chi non lo avesse ancora fatto e volesse trasmettere il proprio contributo scritto, le mail restano invariate: francesca.stanizzi@telecomitalia.it comunicati@alice.it Stessa cosa per chi ha ricevuto in ritardo la comunicazione sull’iniziativa. Naturalmente, la partecipazione è per tutti totalmente libera e gratuita.
I familiari di Antonello Stanizzi – giornalista e big della pubblicità a livello nazionale - subito dopo la sua morte avevano espresso la volontà di pubblicare un libro con ricordi, testimonianze, aneddoti, fatti curiosi, particolari, scritti direttamente dagli amici, colleghi, parenti e da chi lo ha conosciuto.
Il giornalista e manager pubblicitario Antonello Stanizzi morì due anni addietro nell’ospedale di Negrar, in provincia di Verona, dove si trovava ricoverato da qualche giorno per un male incurabile. Il top manager, onore e vanto della Calabria, originario di Cropani, fratello del giornalista Luigi Stanizzi e dell'impiegata Telecom Francesca Stanizzi, aveva solo 63 anni. Giornalista pubblicista dal 1979, iniziò la sua attività come corrispondente della “Gazzetta del Sud”, collaborò con “Il Giornale di Calabria” e altre testate locali e nazionali, oltre che con radio e televisioni. La sua passione era il mondo pubblicitario, nel quale raggiunse i vertici a livello nazionale. Dal 1981 all’85 coordinatore pubblicità di Repubblica a Milano, poi direttore per Manzoni filiali Emilia, Campania, Trentino e Verona. Dal 1993 passò al vertice di Publiadige Verona gruppo Athesis. Medaglia d’oro al lavoro dell’Associazione Calabresi nel Mondo, ricevuta in Campidoglio. Innamorato della Calabria tornava sempre nella sua terra nel periodo estivo o quando poteva. Lasciò la moglie Meris Berti, ch emorì dopo qualche mese, e il figlio Tommaso Stanizzi.
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