Ricostruire l’immateriale, l’eco dei ricordi arriva lontano: a Squillace la giornata dedicata ai nonni

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  03 ottobre 2024 09:15

di FRANCESCA NOEMI PIA CARELLO

Intenso pomeriggio riservato all’incontro intergenerazionale nella giornata dedicata ai nonni.

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L’incontro “L’eco dei ricordi”, fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale, si è svolto il 2 ottobre nella Sala Consiliare del Comune di Squillace, in presenza degli assessori Natascia Mellace, Gerardo Bertolotti, ai consiglieri Daniela Lioi e Giuseppe Facciolo e al presidente del Consiglio Comunale Claudio Panaia.

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Dopo i saluti istituzionali di Natascia Mellace, la quale ha posto l’accento sul senso dell’iniziativa, nonché far conoscere alle nuove generazioni un patrimonio culturale immateriale di cui occorre preservare la memoria, ha preso la parola la giornalista Carmela Commodaro, dando ufficialmente inizio all’incontro.

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A seguito della proiezione di antiche videoriprese, che ritraevano momenti di vita sociale – come i carnevali, le feste religiose, i giochi popolari e i contesti adibiti alla socializzazione – si è cercato di ricostruire una memoria collettiva fatta di luoghi e di persone che si sono attivamente impegnate in ambito culturale, politico, sociale e religioso. Ognuno, condividendo le proprie testimonianze, ha ripercorso la nascita e le trasformazioni di numerose iniziative culturali: dalla nascita di “Radio Cassiodoro” citata dalla Commodaro al telegiornale del ’78, di cui – come ha giustamente ricordato Oldani Mesoraca – l’Onorevole Guido Rhodio è stato responsabile.

Interessanti anche gli interventi di Aurelia Mercurio e Vincenzo Vaccaro circa le festività religiose particolarmente sentite (quali la Madonna della Catena, il Venerdì Santo, la tradizione dei Sepolcri), le ricche attività parrocchiali, ma volti anche a ricostruire lo spirito di unità e il forte senso d’appartenenza che vigevano in quegli anni. Grazie agli interventi di Vincenzo Gallo e del poeta locale in vernacolo Totò Spanò si è evidenziata l’importanza della creatività: i due hanno letto le loro rispettive poesie ai giovani presenti e all’assemblea tutta. Sono emersi in questo contesto il valore dell’immateriale, il potere della parola, degli insegnamenti e di ciò che si lascia, nonché la responsabilità delle generazioni più anziane verso quelle future. Altri ricordi sono stati quelli dei mestieri oramai scomparsi, la messa in scena della Passione di Cristo e della storia di Sant’Agazio.

Relatori e partecipanti si sono augurati che Squillace – riconosciuta città dall’allora Presidente della Repubblica Ciampi – possa essere celebrata per le sue molteplici bellezze e che i giovani possano ricordare il passato, attingendovi, ma continuando a costruire il futuro all’insegna di quegli antichi valori fatti di autentica amicizia e senso d’appartenenza.

 

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