“L’assistenza scolastica per gli alunni diversamente abili nel comune di Catanzaro è a rischio. A circa tre settimane dall’avvio del nuovo anno scolastico si registra una forte contrazione delle attività in favore di questa categoria sensibile di studenti sia per quanto attiene alla parte educativa quanto per la componente dell’assistenza alla comunicazione”. L’allarme è lanciato dal consigliere comunale Rosario Lostumbo.
“La ristrettezza dei fondi disponibili – spiega Lostumbo - sta penalizzando gli studenti più svantaggiati e le famiglie (che stanno già subendo notevoli disagi) producendo un’iniqua diminuzione del monte ore dei servizi agli stessi dedicati e assicurati negli anni precedenti. Voglio sottolineare – prosegue il consigliere comunale – che la problematica non riguarda soltanto le scuole dell’obbligo ma si estende anche agli istituti superiori e, a livello territoriale, all’intera provincia e presto si estenderà all’intero territorio regionale. Proprio perché la questione è generalizzata la Regione Calabria deve fare qualcosa in più nell’intercettare risorse, a maggior ragione in questa fase di programmazione, poiché evidentemente l'attuale stanziamento per ‘il diritto allo studio’ che, fra le altre cose, copre questa specifica assistenza scolastica non è sufficiente a soddisfare i bisogni nella propria interezza. A livello locale, già a partire dall’anno 2015 nel bilancio comunale c’è una voce ad hoc che si aggira tra gli 80 e i 100 mila euro. Due anni fa, su mia iniziativa, sono stati aggiunti ulteriori 100 mila euro a valere sui fondi FSC. Evidentemente tutto ciò non basta e piuttosto che stare con le mani in mano e subire gli eventi bisogna agire e trovare soluzioni concrete”.
Per Lostumbo: “L’Amministrazione comunale deve assumere l’impegno di trovare risorse aggiuntive. Conosco fin troppo bene le dinamiche e le difficoltà dell’amministrare pratiche complesse, tuttavia mi aspetto da una Giunta di centrosinistra che l’assistenza specialistica scolastica dedicata agli alunni disabili diventi una priorità. In queste settimane ho raccolto numerose e legittime lamentele di famiglie e associazioni e non ci si può girare dall’altra parte. Al pari di tutti gli altri – conclude il consigliere comunale - , i diversamente abili più giovani hanno il diritto di poter studiare, lavorare, esprimere i propri talenti per evitare che le società siano private del loro contributo sul piano culturale, artistico, economico, di lavoro”.
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