Rifiuti, blitz in 33 province: nel Reggino sequestrate 6 aree e a Vibo una adibita al commercio di auto

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Un posto di blocco della Polizia
  18 maggio 2024 09:16

La polizia di Stato ha condotto un'operazione di contrasto allo stoccaggio e allo smaltimento illeciti di rifiuti in 33 province, in collaborazione con la Polstrada e le Agenzie regionali per la protezione ambientale. Dal 13 al 15 maggio, sono state ispezionate oltre 168 aree, 40 delle quali sono state sequestrate. Delle 1.763 persone identificate, 103 sono state denunciate per reati connessi all’illecita gestione dei rifiuti, due quelle arrestate in flagranza di reato. Sono state contestate oltre 85 violazioni amministrative per un importo superiore ai 200 mila euro.

 In provincia di Reggio Calabria, controlli a tappeto su larga scala hanno portato al sequestro di 6 aree in cui sono emerse irregolarità nell’utilizzo di forni di verniciatura.

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In provincia di Vibo Valentia sono stati effettuati dei mirati controlli da parte della Squadra Mobile con il supporto di personale dipendente della Sezione Polizia Stradale di Vibo Valentia, unitamente a personale specializzato dei Vigili del Fuoco, nonché di tecnici dell’A.S.P. di Vibo Valentia e dell’A.R.P.A.CAL., al fine di verificare l’eventuale presenza di rifiuti smaltiti illecitamente sia in aree rurali che urbanizzate della provincia vibonese. In tale contesto è stata sottoposta a controllo, nelle marinate di Vibo Valentia (VV), una ditta, formalmente dedita ad una attività di commercio al dettaglio di parti ed accessori di autoveicoli, nonché di soccorso stradale. La predetta azienda, all’esito delle operazioni, si è dimostrata una vera e propria attività di gestione non autorizzata di rifiuti. Sono stati, infatti, rinvenuti, al proprio interno, riversati sul terreno, svariati rifiuti consistenti in rottami di veicoli non bonificati e parte di essi comprendenti plastiche e materiali ferrosi, pneumatici e lubrificanti vari, non rilevandosi, invece, la presenza di vasche di raccolta delle acque di lavaggio o prima pioggia: situazione che determina, di fatto, l’assorbimento degli oli sversati direttamente dal suolo. Il titolare della ditta, all’esito degli accertamenti, è stato deferito alla locale Procura della Repubblica di Vibo Valentia che ha coordinato le indagini per i reati, previsti dal Testo Unico Ambientale, di abbandono di rifiuti e attività di gestione di rifiuti non autorizzata, con il sequestro dell’intera area. Durante il controllo, inoltre, è stato identificato un lavoratore non regolarizzato, poi identificato in un cittadino extracomunitario privo di permesso di soggiorno e, pertanto, l’indagato è stato, altresì, denunciato per violazione del Testo Unico Immigrazione per avere occupato alle sue dipendenze un lavoratore straniero privo di permesso di soggiorno.

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.In provincia di Roma è stata controllata e sequestrata un’area privata di oltre 6000 mq, trasformata in deposito di rifiuti speciali e pericolosi. Nel sito sono stati trovati diversi cittadini stranieri impiegati nello stoccaggio.

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In provincia di Torino, sono stati controllati diversi siti di stoccaggio dei rifiuti e di autodemolizione. Sequestrata un’area di oltre 1500 mq. Otto le persone denunciate. Le sanzioni amministrative elevate ammontano a 130 mila euro.

In provincia di Siracusa, sono stati controllati 14 siti adibiti allo smaltimento dei rifiuti, 7 dei quali sono stati sequestrati per le numerose irregolarità accertate.
In provincia di Caltanissetta, sono state sequestrate 4 aree per la presenza di rifiuti in stato di abbandono, nonché di materiale eternit e ferroso. Durante le attività, sono state denunciate 7 persone per deposito incontrollato. In provincia di Avellino, sono state denunciate 4 persone per diverse violazioni del testo unico ambientale.  In provincia di Benevento, sono state sequestrate 3 aree adibite allo smaltimento di rifiuti e denunciati i rispettivi titolari per abbandono di rifiuti, gestione di rifiuti in mancanza delle prescritte autorizzazioni e inquinamento ambientale.  

  In provincia di Latina, è stata controllata una fabbrica dismessa, dove è stata accertata la presenza di ingenti quantità di rifiuti solidi urbani, lastre in fibrocemento contenente amianto e apparecchi elettronici di vario genere. In provincia di Caserta, sono state sequestrate 3 aree e denunciate 4 persone per esercizio di attività di autoriparazione in assenza di autorizzazione, inquinamento ambientale, esercizio non autorizzato di attività a elevato impatto ambientale e ricettazione.
  In provincia di Foggia, sono state controllate 12 aree, sequestrati 6 locati per uso deposito e rimessa di autovetture. Sono state denunciate 4 persone per gestione non autorizzata di rifiuti e riciclaggio.
In provincia di Trapani, è stata arrestata in flagrante una persona per attività di gestione non autorizzata di rifiuti e combustione illecita di rifiuti. Altre persone sono state denunciate per abbandono di rifiuti e inquinamento ambientale. In provincia di Taranto, sequestrate 4 aree e denunciate 12 persone per i reati di abbandono di rifiuti e gestione non autorizzata di tale attività. Una persona è stata arrestata i flagrante per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nella provincia del Verbania Cusio Ossola, controllati 3 siti e denunciata una persona per attività di raccolta e smaltimento di rifiuti in assenza delle autorizzazioni prescritte dalla legge.
In provincia di Rovigo, controllata e sequestrata una ditta di demolizioni nell’area del Delta del Po. Denunciato il titolare per i reati previsti dal testo unico ambientale ed elevate sanzioni amministrative per circa 7.500 euro. 

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