Rifiuti, 'Ndrangheta favorita nell'appalto: a Reggio assolti in cinque

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Tribunale di Reggio Calabria
  30 giugno 2025 18:12

  Il tribunale di Reggio Calabria, in composizione monocratica, ha assolto cinque imputati e disposto quattro sentenze di prescrizione per nove persone nell'ambito di un processo per l'appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani nei comuni di Melito Porto Salvo, Bova Marina e Brancaleone, nel Reggino.

    Il dibattimento, scaturito dall’operazione ‘Ecosistema’ del 2016 coordinata dalla procura distrettuale antimafia reggina ed eseguita dai carabinieri, aveva portato a 14 arresti tra amministratori pubblici, imprenditori e tecnici comunali degli enti interessati che per gli inquirenti avevano favorito la 'ndrangheta nell'assegnazione dell'appalto.
 

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   Il tribunale, a distanza di nove anni, ha assolto gli imprenditori Rosario Azzarà e Carmelo Ciccone, con attività nel settore del trattamento e della valorizzazione dei rifiuti. In particolare, Rosario Azzarà (assolto perché il fatto non sussiste), titolare dell’impresa ‘Ased’, era stato accusato di aver instaurato uno "stabile rapporto sinallagmatico con le cosche della ‘ndrangheta e disponibile ad aiutare economicamente i sodali in stato di detenzione". Sono stati inoltre assolti, infine, il responsabile dell’ufficio Tecnico del comune di Melito Porto Salvo, Francesco Maisano, il dipendente della ‘Ased,  Gabriele Vincenzo Familiari, e Settimo Paviglianiti, fratello del boss detenuto Domenico Paviglianiti. Azzarà e Ciccone erano difesi dagli avvocati Natascia Sarra e Armando Veneto. 

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