di ENNIO CURCIO
Finanche il sindaco di Lamezia ha lanciato la "scomunica" contro il proposito del sindaco di Catanzaro Fiorita che, nelle sue linee programmatiche, aveva parlato di cambiare il nome dello scalo, aggiungendo a Lamezia anche quello di Catanzaro.
Apriti cielo, è proprio il caso di dire, visto l'argomento, un fuoco incrociato ha impallinato la proposta.
Così senza entrare nel merito, poiché sarei di parte per i miei natali, vorrei far notare che quello di Linate nonché quello di Malpensa portano il nome anche di Milano; anche quello di Peretola è insieme a Firenze oltre che Fiumicino è insieme a Roma.
Rimanendo a noi più vicino, quello di Isola capo Rizzuto porta la denominazione di Crotone, senza che vi siano state proteste dei residenti prossimi all'aeroporto.
Ho inteso citare alcuni esempi giusto al fine di spiegare che è buona prassi, ed anche consolidata, che un aeroporto venga denominato, oltre che con la località geografica in cui ricade, fatto meramente tecnico, anche con il capoluogo corrispondente che, nel caso di specie, è anche capoluogo di Regione, appunto Catanzaro.
Chiarito ciò, a beneficio di tutti i veri difensori del "campanile", rimane da definire il ruolo centrale dell'area della Calabria.
Chissà se l' "irascibile" sindaco di Lamezia è favorevole alla denominazione corrente Catanzaro-Lamezia o se invece si senta vilipeso?
La Calabria ha bisogno di unire non di dividere.
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