di ENNIO CURCIO
A Catanzaro si sta giocando una "partita" per nulla secondaria perché, mai come in questo caso, il presidente dei consiglieri comunali potrebbe diventare l'alfiere di una maggioranza per ora inesistente ovvero il paladino di un'opposizione che si ricompatta per incalzare il sindaco.
C'è una terza via praticabile, ma solo dopo che le opposte fazioni si arrenderanno all'evidenza di non avere i numeri, anche per paura dei "franchi" tiratori nel segreto dell'urna.
La terza via potrebbe essere quella di scegliere una figura che abbia credibilità e terzietà necessarie, anche per la sua storia personale o politica, da garantire l'applicazione imparziale dei regolamenti comunali.
Questo è il compito del Presidente, non quello di diventare collante della maggioranza o grimaldello dell'opposizione.
Detta così sembrerebbe facile e potrebbe anche diventarlo, purché ognuno faccia un "passo" indietro, altrimenti sarà un "bagno di sangue" l'intera consiliatura, a scapito del bene pubblico che tutti i consiglieri dovrebbero perseguire.
A volte, in politica, perdere un pò ciascuno vuol dire vincere tutti insieme.
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