di GIANPIERO TAVERNITI
Ogni qualvolta in Italia, la politica è improduttiva e sterile, abbandona i cittadini e non tramuta la visione, in azione intelligente per risolvere i problemi, si ricorre alla contrapposizione politica, fra destra e sinistra per deviare la discussione. Alla base, in compagnia della civiltà e dell’onestà intellettuale che dovranno sempre prevalere, riteniamo vergognoso, gravissimo , quanto successo a Roma , contro la sede del sindacato CGIL.
Secondo la gente di periferia, secondo le persone che vivono in indigenza cronica o post covid, la problematica sulla cancellazione del partito FORZA NUOVA, va in secondo piano, rispetto alle problematiche gravi che li affliggono. La direzione inflazionista , si sente e non poco e chi non ha un reddito minimo , soffre più del dovuto, riferimenti non sono casuali , ma reali, citiamo l’incremento esponenziale dei carburanti, dell’energia elettrica , del gas , delle polizze assicurative e la coda di aumenti che producono quelli citati è interminabile, coda che si attorciglia sul povero cittadino, se calcolate che se aumentano i trasporti, aumenta la distribuzione e di conseguenza anche i prodotti di larga e prima necessità. Se la democrazia pone a poter riflettere, protestare e lamentarsi, avere libertà di parola ed espressione, possiamo solo constatare che il popolo , è stanco, logoro di restrizioni e di mancanze, la gente senza dubbi, tentennamenti e deviazioni intellettuali, andrebbe aiutata non con bonus , ma bensì con opportunità, responsabilità istituzionale e non accontentata con la caramellina che a volte arriva amara a destinazione, riferimento ad aiuti durante covid e prese in giro con bonus improduttivi e risorse sprecate con scelte politiche dilettantistiche.
Libertà, democrazia, civiltà e trasparenza, le sentiamo pronunciare da tantissimi politici, ma di fatto, nella realtà le avvertiamo? Basta diatribe da uomini della pietra , fra destra , sinistra , basta violenza verbale e fisica, dimenticate che siete italiani, figli di Dante , di Manzoni , Rossini , Puccini , Raffaello, figli di Moro, Berlinguer , Almirante, non siate figli delle brigate Rosse , di quelle Nere , siate figli dei vostri padri onesti , civili, produttivi e cavalcate sempre l’onda del dialogo e non della contrapposizione storico-politica perché, finchè non si porrà fine alla discussione della questione morale , di chi ha sbagliato nel passato da una parte e dall’altra, non se ne potrà mai uscire da questo imbuto socio politico che oggi la nostra povera Italia sta affrontando.
Gli errori nella storia, quando si porta fame, sangue e guerra, li hanno compiuti tutti, la storia lo dice, che cosa serve oggi, preoccuparsi di qualche cosa che non potrà mai tornare? Si sentono accuse denigratrici verso esponenti politici di destra, esempio verso la Meloni, quando la stessa non ha mai osannato a tempi bui del passato e il precedente segretario di AN da dove la stessa proviene, antenata di Fratelli d’ITALIA, andò a Gerusalemme al muro del pianto nel 2003, condannò le leggi razziali e definì vergognosa la RSI di Salò, andando a deporre corone condannanti alle fosse ardeatine. In politica, quando si vuole rompere con potenziali equivoci, bisogna compiere azioni intelligenti e di distacco da luoghi negativi, ideologismi nocivi e da schieramenti che possano , interrompere quell’arco costituzionale di legittimità, libertà e democrazia, non facendo differenza fra gli orrori che purtroppo la storia sui testi , nei documenti ci ricorda, non bisogna differenziare il male , il sangue e le sofferenze , perché gli stessi non hanno colore , ma hanno solo dolore e vite sacrificate , in nome di qualche cosa che non è frutto di dialogo democratico di tante persone , ma bensì è frutto marcio della mente malata di uno solo.
Quindi fra shoah, foibe e gulag, non esistono differenze, ma esistono solo indegne , incivili e aberranti sofferenze della dignità dell’essere umano e se oggi continueremo a fomentare contrapposizioni di colori , non faremo altro che dare importanza alla storia che va ricordata , non va dimenticata , ma di sicuro non va alimentata da nessun tipo di nostalgia o " rigurgito ",anche minimo dovrà essere cancellato, dopo che la pancia del cittadino possa essere riempita di dignità , in questi momenti e fasi storico economiche delicate.
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