Lo scopo degli sforzi e delle diverse interlocuzioni di De Nardo è ottenere modifiche sostanziali a favore delle associazioni e società sportive, nonché degli enti del terzo settore
05 agosto 2025 13:00L’impegno del catanzarese Francesco De Nardo, vicepresidente nazionale CSEN e presidente del Comitato Provinciale di Catanzaro, prosegue con l’intento di ottenere, attraverso un’interlocuzione serrata con le istituzioni, alcune modifiche sostanziali delle riforme dello Sport e del Terzo Settore. Modifiche importanti per tutelare la “continuità” delle associazioni e società sportive, nonché degli enti del terzo settoreche, se non si interviene in tempo, rischiano la chiusura.
Nell'ambito degli sforzi e delle interlocuzioni portate avanti da De Nardo per ottenere appunto le agognate modifiche sostanziali, si è inserito un nuovo incontro con il Segretario Nazionale di Azione, Carlo Calenda, e anche con l'onorevole Ettore Rosato. Punto nodale del colloquio è stato l'entrata in vigore del passaggio dalla non applicazione IVA all'applicazione dell'IVA esente a partire dal 1 gennaio 2026. “Tale tecnicismo che a primo acchito potrebbe sembrare cosa di poco conto – ha spiegato De Nardo, che è anche coordinatore del portale FiscoCSEN - sarà un vero tsunami per le piccole e medie associazioni, poiché comporterà per queste ultime, nonché per tutti gli enti di tipo associazionistico l'obbligo di apertura della partita IVA con tutti gli oneri connessi e con un aumento dei costi di gestione, che si assommerà agli aumenti dovuti all'entrata in vigore delle due riforme”. Con gli onorevoli Calenda e Rosato, De Nardo ha anche affrontato altre problematiche che potrebbero insorgere da alcuni passaggi poco chiari della normativa all'oggetto.
“Ho avuto modo altresì di presentare – ha continuato il vicepresidente nazionale CSEN- alcune ricette che sono state elaborate in seno al nostro ente di promozione sportiva, che ricordo essere anche la più grande rete nazionale associativa del terzo settore e quindi il naturale trait d'union tra lo sport e il terzo settore. Noi ci proviamo come d'altronde stiamo facendo ormai da svariati anni e ci mettiamo la faccia e siamo sicuri che come sempre otterremo dei risultati a favore del mondo sportivo e del mondo del terzo settore. Infine, mi preme precisare che la nostra opera non è solo quella di criticare la riforma, ma di trovare delle soluzioni che contemperino le finalità della normativa con i bisogni palesati dai sodalizi medio piccoli. D'altronde, è risaputo che il tessuto associazionistico nazionale costituisce un valore imprescindibile soprattutto nei piccoli comuni, dove spesso un’associazione diventa un faro di legalità nella nebbia. È proprio per queste associazioni che occorre portare avanti delle battaglie tese alla semplificazione ed al chiarimento delle norme vigenti”.
Le modifiche e dunque le soluzioni portate al vaglio delle istituzioni sono nello specifico: la richiesta di unulteriore slittamento al 1 gennaio 2027 dell’entrata in vigore del regime di Esenzione IVA di cui al comma 15 quater dell’art. 5 del D.L. 21 ottobre 2021 n. 146, convertito, con modificazioni, dalla L. 17 dicembre 2021, n. 215; la proposta che il regime di esenzione IVA, di cui al comma 15 quater dell’art. 5 del D.L. 21 ottobre 2021 n. 146, convertito, con modificazioni, dalla L. 17 dicembre 2021, n. 215, si applichi asd associazioni e società sportive dilettantistiche di cui all’articolo 5 del D.Lgs n. 36 del 28 febbraio 2021; la richiesta che il regime di esenzione IVA, di cui al comma 15 quater dell’art. 5 del D.L. 21 ottobre 2021 n. 146, convertito, con modificazioni, dalla L. 17 dicembre 2021, n. 215, non sia subordinato alla circostanza che tale regime agevolato non determini “distorsioni della concorrenza” a danno degli operatori commerciali che svolgono le loro attività in regime Iva al fine di evitare valutazioni aleatorie che implichino la possibilità che due organizzazioni identiche, ma operanti in contesti territoriali diversi, possano essere in un caso esenti IVA, nell’altro soggette.
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