di FRANCESCO IULIANO
Nel linguaggio moderno, “la rigenerazione urbana indica quell’attività di trasformazione che incide sulla struttura e sull’uso della città, il che implica cambiamenti non solo spaziali e fisici ma anche economici, culturali, sociali e creativi”.
E’ stato questo l’argomento di confronto dell’incontro dal titolo “Gli Enti del Terzo Settore co-protagonisti della rigenerazione urbana e sociale” organizzato dalla sezione regionale dell’OnMic (l’Opera Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili) in collaborazione con il Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro.
All’incontro, allestito al terzo piano dell’edificio dell’Area giuridica, hanno partecipato, coordinati dalla docente Marzia Ventura, il
vicepresidente nazionale, OnMiC, Francesco Martini, il garante regionale dei diritti delle persone con disabilità della regione Calabria, Ernesto Siclari, il direttore del Centro Servizi Volontariato, Calabria Centro, Stefano Morena, la docente dell’Uma, Lucia Montesanti, la presidente del Comitato provinciale Unicef di Catanzaro, Stella Franco, il responsabile della Programmazione comunitaria del Comune di Catanzaro, Antonio De Marco.
In apertura i saluti istituzionali dell’assessore comunale ai Servizi sociali, Giusy Pino, del presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo, Pietro Falbo, del portavoce del Forum Terzo Settore, Rosario Bressi, del presidente regionale OnMiC, Giorgio Ventura.
L’introduzione è stata affidata al presidente del CdS in Organizzazione Aziende Pubbliche e Private dell ‘Umg, Rocco Reina ed alla referente della Commissione orientamento DiGes, Paola Chiarella. Le conclusioni al professore associato di Diritto pubblico, Rossana Caridà.
“Questo primo evento - ha detto Marzia Ventura in apertura - ha l'obiettivo di creare una rete sempre più fitta e sempre più ampia tra l’Università, il Comune e gli Enti del terzo settore, considerato il ruolo fondamentale che stanno avendo e vogliono avere all'interno della gestione dei bisogni della comunità e della collettività.
Un primo incontro all'interno del corso di laurea dell'Organizzazione pubblica e privata coordinato dal professore Rocco Reina, proprio per ampliare questi tavoli di lavoro non solo di teoria ma anche di pratica. Portare progettualità che possa dare valore e prestigio non solo agli Enti del Terzo settore ma anche all'Università e ad un Dipartimento che oggi è considerato uno dei pochi Dipartimenti di eccellenza”.
Nei saluti istituzioni, dopo l’assessore Pino, quelli di Pietro Falbo che ha sottolineato l’importanza di un convegno “che tiene conto di un sistema che si è fortemente evoluto per ciò che attiene la rigenerazione urbana ma anche della riqualificazione urbana prima della rigenerazione urbana”.
Dell’attività e della progettazione dell’Amministrazione comunale in ambito di rigenerazione urbana, ha parlato Tonino De Marco che ha spiegato come il Comune di Catanzaro stia realizzando tutta una serie di iniziative sul tema della rigenerazione urbana e dell’intreccio dei processi di rigenerazione urbana e sociale con il Terzo settore. “Abbiamo cominciato con un'esperienza in Agenda urbana - ha detto De Marco - e, attraverso la riqualificazione di immobili pubblici che sono stati destinati a progetti di inclusione sociale, abbiamo continuato con i progetti del fondo sociale europeo (Fse). Abbiamo appena chiuso una prima fase di co - programmazione con il Terzo settore per il ‘Po Metro’ per il quale abbiamo mandato all'agenzia di coesione le prime proposte. Tutto l’impianto è sul tema della rigenerazione urbana e sociale intesa come destinazione di aree o di edifici abbandonati del centro storico, delle periferie degradate, da destinare a processi di inclusione sociale di valorizzazione del protagonismo delle comunità locali e dei giovani anche in chiave culturale oltre che di inclusione sociale”.
Nelle conclusioni la docente Rosanna Caridà ha sostenuto come “incontri come quello di oggi tra l'Università ed il mondo esterno all’Università, diventano fondamentali perché abbracciano quella che è la terza missione dell'Università e cioè avere i contatti con il territorio. Un parametro, questo, molto importante per il nostro rettore e per la nostra direttrice di Dipartimento. Quello del Terzo Settore - ha aggiunto - è un ruolo fondamentale dimostrato con successo anche in occasione della pandemia. Un ruolo sociale fondamentale perché, in maniera assolutamente volontaria, compie attività che sono fondamentali anche laddove non si può intervenire”.
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