Rilancio del territorio: all'UMG i giovani di talento studiano come sviluppare ecosistemi sostenibili

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  27 novembre 2022 17:45

Il tema dell’impatto sociale e ambientale necessita di una casa comune che tenga insieme la pubblica amministrazione, l'università, le imprese incidenti sul territorio e le opportunità finanziarie orientate all'impatto. In questo contesto, ormai maturo per trasformarsi in una rete che guarda alla ”economia dell'impatto", il ruolo degli studenti è mettere a frutto le proprie conoscenze ed idee in modo da dare una spinta innovativa all'interno di tale ecosistema.

"Organizzare gli ecosistemi per il rilancio del territorio: Imprese - Amministrazioni e Finanza" è il titolo del seminario promosso dalla cattedra di Organizzazione e Innovazione Sociale - Finanza Sociale e Sostenibile, del corso di Sociologia UMG. La prof.ssa Marzia Ventura, docente di Organizzazione Aziendale UMG e il prof. Alessandro Rizzello, Docente di Finanza Sociale e Sostenibile all'UMG, hanno riunito gli attori chiave del territorio con I'obbiettivo di sensibilizzare e mandare a leva uno dei capi saldi per la creazione degli ecosistemi per la sostenibilità ambientale e sociale partendo dalla condivisione dei valori comuni del territorio.

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Coniugando teoria ed esperienze concrete, come in un laboratorio didattico, hanno dato vita ad una giornata non solo "formativa" per gli studenti, ma anche di "concertazione" tra quegli attori che possono giocare un ruolo fondamentale nella creazione di un'economia "orientata all'impatto” partendo dalla messa a sistema e dall'illustrazione delle esperienze già in atto su questo settore.

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Il seminario è stato introdotto dalla prof.ssa Marzia Ventura con una riflessione sulla giornata internazionale dedicata all’eliminazione della violenza di genere, sottolineando l’importanza di ecosistemi volti alla creazione dei network perché, nei contesti attuali, la violenza è anche violenza finanziaria e economica: “Parlare di sviluppo territoriale significa anche che noi donne possiamo inserirci nel mercato delle lavoro”, ha affermato Ventura. 

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Protagoniste della giornata, oltre al grande entusiasmo, sono state le differenti riflessioni dei protagonisti. il Prof. Umberto Pagano, in qualità di referente del Corso di laurea in Sociologia, ha argomentato come sia necessario rilanciare gli ecosistemi per poter meglio affrontare le due grandi transizioni in atto, quella ecologica e tecnologica.

A sottolineare l'importanza di tali tematiche all'interno della programmazione regionale del POR Calabria e del PNRR è stato I’Assessore all'Organizzazione e Risorse Umane delle Regione Calabria, Filippo Pietropaolo, che ha definito "una svolta per la Calabria" la finalizzazione di queste risorse in termine di immagine, capace di garantire anche la valorizzazione del patrimonio umano reso possibile dalla sinergia con l'università.

Saranno possibili azioni concrete grazie al finanziamento del nuovo Por che prevede una somma di circa 3 miliardi e 200, nonché il fondo di sviluppo e coesione altrettanto importante oltre che il Pnrr. Ecosistemi e rete da generare, dunque, con il supporto di tutti. Il Comune di Catanzaro è intervenuto al dibattito tramite l'intervento del dott. Antonio De Marco. Anche questi ha concordato con gli altri interventi, affermando che le collaborazioni con le università generano produzione scientifica che può tramutarsi in prospettive concrete per il futuro dei giovani.

II mondo imprenditoriale è stato invece narrato da Pietro Falbo, Presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia; Falbo ha rimarcato la necessità di sinergie tra le imprese e l’ambiente accademico. Necessario, per il presidente Falbo, puntare sulle progettualità presenti, sull'Università per far leva sulle risorse disponibili.

Nella seconda fase il prof. Alessandro Rizzello ha introdotto il dibattito relativo ai passi da compiere per costruire un ecosistema orientato all’impatto.

Descrivere un ecosistema è narrare un insieme di attori che convergono attorno ad un obiettivo comune, una priorità condivisa. Tuttavia identificare le priorità non basta ma risultano essenziali le infrastrutture, i servizi (formazione, tecnologie, contenitori di capitali ”sostenibili”). I nuovi strumenti finanziari, per essere socialmente responsabili e d’impatto, richiedono finanziamenti pubblici e privati rivolti ad una crescita sostenibile. Gli studenti sono oggi pronti a ragionare in termini d’impatto e di sostenibilità.

La prof.ssa Rossana Caridà, docente di Diritto Pubblico UMG, ha sottolineato il ruolo fondamentale delle amministrazioni e della formazione per una classe dirigente preparata e pronta a raccogliere le sfide della progettualità europea e degli obiettivi connessi all’attuazione del PNRR.

La prof.ssa Raquel Puentes Poyatos - Docente di Organizzazione Aziendale - UJAEN, ha argomentato su come il mondo imprenditoriale sia pronto ad assumere anche il ruolo sociale. I casi e le pratiche delle responsabilità sociale dell’impresa e dell’economia circolare hanno dimostrato come tale visione risulti fondamentale per Io sviluppo sostenibile dei territori e come possa essere misurata.

Ad avvalorare la discussione e la maturità del territorio è Io stesso dott. De Marco con un progetto d’innovazione sociale. Nell’ambito delle unità strategiche della macchina comunale si rinviene come la valutazione economica è oggi una valutazione dell’impatto sociale neII’ecosistema del territorio.

Mentre gli interventi della dott.ssa Antonietta Salvato e della dott.ssa Anna Calabrese si sono soffermati sugli strumenti finanziari alternativi quali il micro credito e gli strumenti di finanza agevolata a sostegno delle idee e della creatività imprenditoriale.

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