Rilancio Scuola Mazzini, Alleanza per Catanzaro: "Il sindaco alza bandiera bianca"

La nuova Amministrazione si sta dilettando nel rimodulare alcuni assi del programma ‘Agenda Urbana’.

L’ultima, in ordine di tempo, è la rinuncia ai lavori della scuola media Giuseppe Mazzini.

Inutile sottolineare l’importanza storica ed affettiva che l’intera città ha coltivato per quei luoghi.

Tuttavia, la Giunta Fiorita ha deciso di disinvestire circa 5 milioni di euro che sarebbero serviti per la riqualificazione sismica e strutturale dell’edificio scolastico.

Una decisione che sarebbe stata assunta per “incompatibilità dell’intervento con i tempi di realizzazione degli interventi del Por Calabria 2014/20 la cui conclusione è fissata al 31/12/2023”.  

Una motivazione che desta parecchie perplessità perché ha il sapore di bandiera bianca alzata dalla burocrazia comunale che piuttosto che perseguire lo strategico recupero di un pezzo di storia del capoluogo preferisce lavarsene le mani.

Una scelta avallata, politicamente, dal sindaco Fiorita. Per di più non capiamo perché queste rimodulazioni di Agenda Urbana non sono passate – come sembrerebbe più corretto – dal vaglio del Consiglio comunale e non soltanto dalla Giunta comunale. Magari, sarebbero maturate decisioni più ragionate e positive per la città.

In Consiglio potevamo spiegare la gravità di tale rinuncia poiché all’orizzonte non c’è nessun altro finanziamento sicuro che possa portare al recupero della scuola Mazzini.

In pratica, si sono cestinate risorse sicure per l’edificio ipotecando ogni speranza. Un danno a cui si aggiunge un’ulteriore beffa: si spoglia, di nuovo, il centro storico della città.

E prima il definanziamento sull’efficientamento energetico del Politeama e poi quello di Galleria Mancuso. Adesso, la scure è calata sulla scuola Mazzini.

Tre indizi fanno più che una prova. Noi ci resta che chiedere: è così che Fiorita vuole risollevare il centro storico?

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