Richiesta di rinvio a giudizio della Dda di Catanzaro per 25 indagati coinvolti nell’operazione antimafia denominata “Rinascita Scott 3-Assocompari”, scattata nel gennaio scorso contro il clan Bonavota di Sant’Onofrio, nel Vibonese.
L’indagine – corroborata da intercettazioni e da diversi collaboratori di giustizia – avrebbe documentato l’appartenenza al clan di Sant’Onofrio di quattro soggetti uno dei quali, per agevolare le attività di riciclaggio in favore della cosca, avrebbe costituito una serie di società di diritto italiano, ungherese e cipriota, fittiziamente intestate a terzi soggetti.
Sono state anche ricostruite le dinamiche sottese ad una truffa, consumata nel 2017, ai danni di investitori dell’Oman che avevano versato la somma di un milione di euro dietro la promessa di ottenere il 30% delle quote di una società cui era riconducibile un compendio immobiliare a Budapest. Nel corso dell’operazione è stato anche eseguito un sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni e società per un valore di 3 milioni di euro.
L’indagine – sviluppata in un articolato contesto di cooperazione internazionale di polizia giudiziaria con autorità ungheresi, cipriote, francesi, danesi e britanniche, con il coordinamento di Eurojust – si è avvalsa della collaborazione dell’Unità di informazione finanziaria (Uif) della Banca d’Italia. L’udienza preliminare è stata fissata dal gup di Catanzaro per il 14 dicembre.
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