Rinascita-Scott a Lamezia Terme. Masi (Fondazione Terina): "Il processo in città è un segnale di legalità" (VIDEO)

di PAOLO CRISTOFARO

"La più grande operazione dopo il maxi-processo di Palermo". Così aveva definito Rinascita-Scott, il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, già in conferenza stampa a dicembre scorso. E praticamente dal giorno successivo è partito il dibattito relativo alla necessità di approntare un’aula bunker per i 479 indagati dell’inchiesta. Dopo un lungo confronto e dopo la denuncia di presunti rallentamenti dal Ministero, fatta in audizione con la Commissione Antimafia, dallo stesso Procuratore Gratteri, la scelta è ricaduta sui locali della Fondazione Terina, a Lamezia Terme.  

La decisione è stata comunicata dopo un tavolo tecnico con il Ministero della Giustizia, il Dap, della Polizia Penitenziaria, il procuratore Nicola Gratteri, il Presidente della Corte d'Appello di Catanzaro Domenico Introcaso, il nuovo Presidente del Tribunale di Catanzaro Rodolfo Palermo. Niente aula nel capoluogo, almeno non per il momento. Immediata era sta la replica dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro, che chiedono appunto, che la scelta di Terina sia solo provvisoria e che il tutto, poi, venga spostato nel capoluogo.

L’aula sarà lunga 100 metri e larga 33, per una superficie complessiva di oltre 3300 metri quadrati. è prevista la presenza di 1000 partecipanti tra i quali, oltre agli imputati, circa 230 avvocati e almeno altre 200 persone tra parti civili e procuratori.

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