di EDOARDO CORASANITI
Dopo 3 anni esatti dall’inizio del travaglio giudiziario, il Tribunale di Vibo Valentia ha revocato la misura degli arresti domiciliari a Giancarlo Pittelli, avvocato, imputato nel processo Rinascita Scott con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Pittelli era ai domiciliari da ottobre 2020, ma dal 19 dicembre 2019 e per dieci mesi è stato in carcere a Nuoro. In ogni caso, l’ex parlamentare di Forza Italia resta ai domiciliari perché a ottobre del 2021 il Gip di Reggio Calabria gli ha applicato la misura cautelare nell’ambito dell’operazione “Malapigna”.
Pittelli è difeso dagli avvocati Salvatore Staiano, Giandomenico Caiazza e Guido Contestabile, i quali hanno presentato un’istanza ai giudici per ottenere la cessazione della misura cautelare.
Nei giorni scorsi la Cassazione aveva rinviato al Tribunale per una nuova decisione sulla necessità e attualità della misura dei domiciliari, anche in virtù di nuovi elementi probatori che la difesa aveva prodotto. Il 31 gennaio al Riesame è fissata la nuova udienza.
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