Il Gip dell'ìindagine antimafia "Rinascita Scott", Barbara Saccà, ha sostituito la misura cautelare nei confronti di Francesco Vardè, difeso dall'avvocato Diego Brancia: il 68 anni di Nicotera, infatti, passa dal carcere agli arresti domiciliari.
Varzè è accusato di estorsione aggravata dalle modalità mafiose, ed in particolare per le intimidazioni, in concorso con Pasquale Gallone ed Emanuele La Malfa, ad un'impresa di villa San Giovanni. Al centro dell'estorsione la pretesa che la società si continuasse ad avvalere dei dipendenti e dei mezzi di una azienda già raggiunta da informativa antimafia. Richiesta che si traduceva anche in pretesa economica: 10mila euro.
ed.cor.
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