La posizione di Pietro Giamborino, l’ex consigliere regionale accusato di traffico di influenze all’interno dell’operazione anti ‘Ndrangheta “Rinascita Scott”, verrà discussa al Tribunale della Libertà il prossimo 16 gennaio.
La palla passa ai giudici che dovranno decidere sulle esigenze cautelari e sui gravi indizi di colpevolezza.
Giamborino, difeso dall’avvocato Anselmo Torchia, è agli arresti domiciliari.
Secondo la Dda di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri, il politico avrebbe “intessuto legami con alcuni dei più importanti appartenenti alla 'ndrangheta vibonese per garantirsi voti ed appoggi necessari alla sua ascesa politica, divenendo, di fatto, uno stabile collegamento dell’associazione con la politica calabrese, funzionale alla concessione illecita di appalti pubblici e di posti di lavoro per affiliati o soggetti comunque contigui alla consorteria”.
Traffico di influenze contestato anche a Nicola Adamo (ex vice presidente del Consiglio regionale ed esponente del Pd), colpito dall’obbligo di dimora, così come Giuseppe Capizzi, amministratore unico del “Consorzio progettisti e costruttori” e Filippo Valia. A questi ultimi due il GIP aveva applicato l’obbligo di dimora. Misure però annullate dallo stesso GIP dopo l’interrogatorio di garanzia.
ed.cor.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736