Nessun contatto diretto o collegamento con gli interessati, ma esclusivamente un tentativo (non portato a termine) di pagare uno spot pubblicitario per la lista di Nicola Fiorita, candidato a sindaco del capoluogo con la lista “Cambiamento” nel 2017.
Da quanto emerge da un’informativa dei carabinieri di Vibo Valentia e riportata questa mattina dalla Gazzetta del Sud, Michele Bonavota, indagato nell’ambito di “Rinascita Scott” con l’accusa di associazione mafiosa, avrebbe avuto un interesse per le comunali di Catanzaro nel 2017.
Un tentativo andato male dato che l’emittente radiofonica risponde negativo.
Inoltre, non esistono contatti tra Fiorita, la sua squadra e Michele Bonavota. Infatti, il docente dell’Unical ed ora ex consigliere comunale non è indagato e gli occhi degli inquirenti si muovono solo in maniera verso chi avrebbe avuto interesse a sostenere la sua coalizione.
Intanto Fiorita sul suo profilo Facebook ha detto che “scopro oggi dai giornali, a distanza di tre anni, che durante la campagna elettorale del 2017 ci fu un tentativo di infiltrazione nel nostro movimento. Un tentativo morto sul nascere, come dimostrano le carte processuali. Un tentativo che non riuscì a produrre nemmeno un contatto perché si trovò di fronte un muro di persone oneste. Sì perché noi le mani le abbiamo tirate fuori dalle tasche ma le abbiamo mantenute sempre rigorosamente pulite. Oggi ancora più di sempre mi sento orgoglioso di quello che è stato e di quello che è Cambiavento”.
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