Il Gip di Catanzaro, Antonio Battaglia, accogliendo l’istanza degli avvocati Francesco Sabatino e Walter Franzè ha disposto la scarcerazione di Domenico Camillò (classe 1941), finora detenuto a Caltanissetta, applicando gli arresti domiciliari.
Domenico Camillò era stato arrestato all’alba del 19 dicembre nell’operazione "Rinascita Scott" perché ritenuto il reggente della ‘ndrina dei Pardea Camillò “ranisi” operante nella città di Vibo Valentia.
Secondo le dichiarazioni del collaboratore Bartolomeo Arena, Camillo è il massimo esponente della ‘Ndrangheta a Vibo Valentia vantando rapporti con i Bellocco e con il capo-crimine Oppedisano di Rosarno, essendo tra i promotori del nuovo locale costituito a Vibo Valentia nel 2012.
Gli avvocati Sabatino e Franzè hanno rappresentato al Gip che le attuali condizioni di salute del Camillò fossero idonee a superare l’originaria valutazione del gip che, nell’applicare la misura, aveva ravvisato eccezionali esigenze cautelari tali da applicare il carcere.
ed.cor.
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