"In soli 5 mesi l'aula bunker è pronta, a piena regola rispetto alle norme anto Covid. Ciò è dimostrazione che dove c'è la volontà, le istituzioni riescono a realizzare un'opera ambiziosa e complessa”.
Sono le parole del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, nella nuova aula bunker di Lamezia Terme adibita per il processo “Rinascita Scott” che inizierà il 13 gennaio (LEGGI QUI).
Il membro dell’esecutivo guidato da Giuseppe Conte ha aggiunto: “La nostra lotta alle mafie è senza tregua e questa aula bunker segna la presenza dello Stato perché anche i processi più impegnativi si celebrano in Calabria, in questa terra. E' anche un segnale di vicinanza ai magistrati e a tutti gli operatori della giustizia che operano spesso in condizioni difficilissime. In poco tempo abbiamo innestato 22 nuovi magistrati e abbiamo implementato il personale amministrativo. L'impegno c'è, lo Stato c'è e voglio ringraziare tutte le istituzioni che hanno reso possibile questo risultato".
Il Guardasigilli è stato accompagnato dal presidente della Corte d'Appello di Catanzaro Domenico Introcaso, dal procuratore generale Beniamino Calabrese, dal procuratore della Repubblica Nicola Gratteri. Presente anche il presidente del tribunale di Catanzaro, Rodolfo Palermo, il procuratore di Vibo Valentia, Camillo Falvo, il presidente facente funzioni Nino Spirli
La struttura è di 3.300 metri quadri, lunga 103 metri, che prevede, solo per gli avvocati, oltre 600 posti distanziati, da sedia a sedia, un metro e 20 centimetri, nel rispetto delle norme anti-Covid. Scrivanie e sedie sono fissate al pavimento e saranno dotate di telefono, presa per il pc, e altri supporti necessari.
All’aula bunker si accede tramite tre ingressi: uno per il pubblico, uno per i magistrati e uno per avvocati e imputati. C’è un’area magistrati con stanze e bagni.
La struttura. Sono state costruire sei stanze destinate agli avvocati che dovranno interloquire con i clienti; una stanza per i testimoni dell’accusa e una stanza per i testi della difesa. Lungo tutta l’aula sono distribuiti numerosi monitor e saranno possibili 150 videocollegamenti contemporaneamente. La struttura è video collegata ad un sistema centralizzato di sicurezza che invia eventuali segnali alle centrali operative di Carabinieri, Finanza e Polizia. Sono previsti oltre 300 posti per gli imputati a piede libero e uno spazio per il pubblico. Sono stati costruiti 36 bagni e anche una stanza di pronto soccorso.
Costruita da un capannone della Fondazione Terina. Dopo un anno di richieste da parte del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri e del presidente della Corte d’Appello Domenico Introcaso (in vista del maxi-processo Rinascita-Scott) e dopo la proposta di svariate soluzioni (alcune inaccettabili perché onerose) Gennarino Masi, presidente della Fondazione Terina, ente in house della Regione Calabria, ha proposto la cessione di un capannone che si trova all’interno della Fondazione. Una proposta da subito abbracciata anche dall’allora governatrice Jole Santelli. I lavori sono andati avanti a ritmo serrato, mentre a Rebibbia si celebrava l’udienza preliminare di Rinascita-Scott che, tra i 91 abbreviati e oltre 300 rinvii a giudizio, conta 455 imputati.
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