Rinascita Scott. Il petrolio e l’Africa: i rapporti e lo strapotere della ‘Ndrangheta nel racconto di Emanuele Mancuso

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images Rinascita Scott. Il petrolio e l’Africa: i rapporti e lo strapotere della ‘Ndrangheta nel racconto di Emanuele Mancuso

  22 aprile 2021 07:43

C’è il nuovo verbale depositato la settimana scorsa al centro dell’attenzione dell’ultimo segmento dell’esame della Dda per Emanuele Mancuso, 33 anni, collaboratore di giustizia, figlio di Pantaleone Mancuso (Alias l’Ingegnere), nipote del super boss Luigi. 

All’udienza di ieri, la pm Annamaria Frustaci ha chiesto a Mancuso dei rapporti tra la sua famiglia e il business del petrolio, finito al centro della maxi indagine dell’8 aprile scorso, quando la Dda di Catanzaro e altre tre Procure bloccano il traffico illecito di carburante. E ancora: la capacità di intessere rapporti con alte figure istituzionali, come l’ambasciatore del Congo. 

Nel 2014, Pantaleone Mancuso detto “L’ingegnere”, padre del collaboratore, diventa latitante. Gli investigatori lo cercano per notificargli il fermo per il tentato omicidio commesso, a parere della Procura, col figlio Giuseppe Salvatore, ai danni della zia Romana Mancuso e Giovanni Rizzo.

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Prima Roma e poi Argentina, infine la cattura in Brasile. Dopo viene scarcerato ed è così che si verifica l’incontro con l’ambasciatore del Congo: “Prima che tornasse ad essere sottoposto alla misura della libertà vigilata, si verificò l’incontro con l’ambasciatore del Congo. La mia famiglia, infatti, aveva rapporti con esponenti politici del Paese africano e in quel periodo l’ambasciatore ed un alto funzionario vennero ospitati per due volte a pranzo nella mia abitazione. Mio padre, conoscendo il mio carattere, ricordo che la mattina del primo incontro mi disse: “Mi raccomando, oggi comportati bene perché è un giorno importante”. Quando chiesi i motivi della visita di quelle persone, mia madre mi riferì che mio padre sarebbe entrato ad investire nel business del petrolio. E ricordo inoltre che in una delle due occasioni, l’ambasciatore ci portò anche numerosi passaporti diplomatici”. A questo punto la Pm lo ha interrotto perché la vicenda è ancora oggetti di indagini.

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Ieri inoltre c’è stato anche il controesame dell’avvocato Diego Brancia.

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