Rinascita-Scott, il procuratore Capomolla: "Emersa la pervasività dell'organizzazione criminale"

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Vincenzo Capomolla
  20 novembre 2023 16:47

Commenti a caldo del procuratore vicario di Catanzaro, Vincenzo Capomolla, al termine dell'udienza di primo grado, dopo la lettura della sentenza del maxi-processo Rinascita-Scott, costruito sull'impianto accusatorio elaborato dalla Dda di Catanzaro, allora guidata da Nicola Gratteri. Impianto accusatorio che, stando alle dichiarazioni di Capomolla, ha retto davanti al Tribunale di Vibo Valentia. "Bisogna intanto dare merito al collegio per l'impegno profuso nella gestione di questo processo", ha detto Capomolla.

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"Il dispositivo di oggi è complesso e articolato. Dovrà essere oggetto di un'analisi approfondita da parte dell'ufficio di Procura della Repubblica, con riferimento a ciascuna delle posizioni che sono state oggetto del dispositivo odierno. E' giusto dire che siamo di fronte a una sentenza di primo grado. Ogni valutazione deve tenere conto di questa circostanza", ha spiegato ancora Capomolla.

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"Dopo di che, la pervasività dell'organizzazione criminale nella provincia di Vibo Valentia era così radicata, così diffusa, così inquietante e così allarmante che penso possa essere rilevato come non ci fosse nessun aspetto della vita del tessuto economico e sociale della provincia che non fosse condizionato dalla capacità della forza di intimidazione di questa organizzazione criminale così pericolosa. Costituisce la complessità e l'articolazione del dispositivo del tribunale di oggi che ovviamente dovrà essere oggetto di un'analisi approfondita da parte dell'ufficio di Procura - e così sarà fatto - sulla base della motivazione del Tribunale", ha dichiarato ancora il procuratore.

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Alla domanda, rivolta dai giornalisti, su un'eventuale telefonata con Gratteri post-sentenza, Capomolla ha detto: "In questo momento siete arrivati voi così tanti, non abbiamo avuto neanche il tempo di muoverci dal banco del pubblico ministero". E ancora, sull'assenza di Gratteri in aula, ha aggiunto: "Non sono io a doverlo dire, ma sono i ruoli che vengono ricoperti in un determinato momento, sul piano delle istituzioni, che determinano poi la partecipazione o meno del soggetto che ricopre quel ruolo a un'attività processuale. Oggi era un'attività processuale. Un processo imbastito dalla Procura della Repubblica di Catanzaro davanti al Tribunale di Vibo Valentia". 

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