La Procura generale di Catanzaro ha chiesto 206 condanne per altrettanti imputati nel processo di secondo grado nato dalla maxi operazione antimafia Rinascita Scott che si sta tenendo dinanzi alla Corte d’Appello. In particolare i pm Annamaria Frustaci, Antonio De Bernardo e il pg Luigi Maffia hanno chiesto la condanna a 14 anni di carcere per l’avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia, Giancarlo Pittelli, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e condannato a 11 anni in primo grado. Chiesta poi la condanna a 10 anni per Michele Marinaro ex ufficiale della Dia. La Procura ha poi chiesto 30 anni di carcere per il boss di Limbadi, Luigi Mancuso, ritenuto a capo della ‘ndrangheta del Vibonese, e per il boss di San Gregorio D’Ippona Saverio Razionale (così come in primo grado). Per l’ex consigliere regionale del Pd, Pietro Giamborino, sono stati chiesti 20 anni di reclusione per associazione mafiosa. Sei anni sono stati chiesti per il colonnello dei carabinieri Giorgio Naselli, mentre 18 anni sono stati chiesti per il carabiniere Antonio Ventura, 19 anni per il costruttore ed ex vicepresidente della Vibonese calcio Francesco Michelino Patania, 4 anni per l’ex comandante della polizia municipale di Vibo Filippo Nesci, 5 anni per l’ex consigliere comunale di Vibo Alfredo Lo Bianco e 4 anni per l’ex consigliere Vincenzo De Filippis, 17 anni per il comandante della polizia municipale di Pizzo, 20 anni e 2 mesi per l’imprenditore di Vibo Gianfranco Ferrante, 17 anni per l’imprenditore Mario Lo Riggio, 10 anni per il dentista Agostino Redi di Limbadi, 18 anni per l’ex sindaco di Nicotera Salvatore Rizzo, 11 anni per la veterinaria dell’Asp di Vibo Chiarina Cristelli, 2 anni e 8 mesi per il gioielliere Vittorio Tedeschi, 14 anni per l’impiegato del Tribunale di Vibo Danilo Tripodi. Richieste di condanna a 30 anni anche per i boss Rosario Pugliese, Paolo Lo Bianco, Antonio Vacatello e Domenico Bonavota. Un processo storico che ha portato alla sbarra quasi tutti i clan del Vibonese con le loro ramificazioni nella politica, nell’imprenditoria e nelle professioni. L’operazione era scattata la notte del 19 dicembre 2019 con un maxiblitz.
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