La Corte Suprema di Cassazione V Penale (udienza del 5 novembre 2020) ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dal Pubblico Ministero presso la DDA di Catanzaro, contro il provvedimento reso dal Tribunale di Catanzaro II Penale di annullamento della misura cautelare carceraria, disposta dal GIP Saccà nei riguardi di Rosetta Lopreiato nel procedimento denominato Rinascita - Scott (per l’imputazione di partecipazione ad associazione mafiosa).
La Corte suprema ha così confermato quanto deciso dal Tribunale di Catanzaro II Penale all’udienza del 16 gennaio scorso, disponendo all’epoca l’immediata scarcerazione dell'indagata.
Lopreiato è stata assistita nel giudizio di legittimità dagli avvocati Salvatore Staiano e Diego Brancia.
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