Rinascita Scott. La Cassazione alleggerisce le accuse a Rocco Delfino, “U rizzo”

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La Suprema Corte di Cassazione
  17 luglio 2020 09:34

di EDOARDO CORASANITI

Due accuse due esiti diversi: la Corte di Cassazione ha annullato  senza rinvio per abuso d’ufficio e rivelazione di segreto istruttorio; e con rinvio al Tdl sulle esigenze cautelari in relazione all’unico reato di intestazione fittizia di beni.

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Si evolve così la situazione di Rocco Delfino, 58 anni, detto "U Rizzo", indagato e attualmente ai domiciliari nell'ambito dell'operazione anti 'ndrangheta "Rinascita Scott", che lo scorso 19 dicembre ha portato all'arresto di 334 persone.

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Delfino, dunque, resta agli arresti domiciliari ma in queste ore i suoi legali, Guido Contestabile e Mirna Raschi, presenteranno un’istanza di scarcerazione.

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Delfino è stato portato in carcere il 19 dicembre scorso. Dopo, il tribunale della libertà, rivalutando le esigenze cautelari, ha sostituito la misura e disposto gli arresti domiciliari. 

Delfino, originario di Gioia Tauro, è accusato di essere vicino ai clan Piromallie Molè e di aver cercato di eludere le norme sulla prevenzione patrimoniale. Dunque, con lo scopo di sottrarsi ai provvedimenti ablativi, il 58enne avrebbe realizzato una serie di condotte finalizzate all'attribuzione fittizia delle quote della società Ecotrasporti srl (di Palmi), poi “M.C. Metalli srl”. La sintesi giuridica è tradotta con l'accusa di trasferimento fraudolenti di valori. Unica accusa che la Cassazione ha restituito ai giudici catanzaresi. 

Ma nell'ordinanza fiume firmata dal Giudice delle indagini preliminari Barbara Saccà e che ha colpito la cosca di 'ndragheta vicina ai Mancuso di Limbadi, Delfino ci finisce anche con l'accusa di rivelazione di segreti d’ufficio in concorso con l’avvocato Giulio Calabretta (inizialmente ai domiciliari e poi rimesso in libertà, difeso dall'avvocato Attilio Matacera LEGGI QUI LE MOTIVAZIONE DEL TDL), l’avvocato Giancarlo Pittelli(detenuto a Nuoro, difeso dai legali Salvatore Staiano e Guido Contestabile), ed il tenente colonnello dei carabinieri Giorgio Naselli (in carcere dal 19 dicembre al 18 gennaio 2020 e poi ai domiciliari, difeso dal legale Giuseppe Fonte) per una vicenda collegata M.C. Metalli srl. Quest’accusa è stata annullata dai giudici della Corte di Cassazione anche in virtù di quanto deciso settimane fa su Pittelli: annullamento senza rinvio per i reati fine, tra cui proprio questo contestato in concorso con Delfino.

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