Rinascita Scott. La Corte d'Appello accoglie la ricusazione del gup Paris: le difese chiedono l'annullamento del rinvio a giudizio

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images Rinascita Scott. La Corte d'Appello accoglie la ricusazione del gup Paris: le difese chiedono l'annullamento del rinvio a giudizio

  18 maggio 2021 12:56

di EDOARDO CORASANITI

Il collegio difensivo è compatto e gioca la carta dell'annullamento del decreto del rinvio a giudizio. Richiesta collegata alla notizia che ieri Corte d’Appello ha accolto l’istanza di ricusazione per il Gup Claudio Paris, il giudice dell’udienza preliminare che a dicembre ha rinviato 355 imputati e colui che dovrà decidere sui 91 che hanno optato per il rito abbreviato del processo “Rinascita Scott”, il maxi-blitz contro le cosche del Vibonese in corso nell’aula bunker di Lamezia Terme.

Di ritorno dalla Cassazione, i magistrati della Corte d'Appello hanno accolto l'istanza degli avvocati Salvatore Staiano e Sergio Rotundo, i quali diverse settimane fa avevano depositato una dichiarazione di ricusazione in Corte d’appello basata sulla pregressa attività svolta dal gip che avrebbe disposta la riapertura delle indagini sull’omicidio di Alfredo Cracolici. In particolare, sulla posizione di Antonio Ierullo, imputato per un omicidio. 

Oggi in aula a Lamezia Terme i difensori Sergio Rotundo, Fabrizio Costarella e Francesco Calabrese hanno presentato chiesto l'annullamento del decreto che dispone il giudizio. I legali hanno messo in evidenza che la decisione della Corte d'Appello rimarca l'incompatibilità di Paris fin dal primo momento: secondo gli avvocati tutti gli atti sono nulli. E non solo per Antonio Ierullo (non imputato in questo troncone ma davanti alla Corte d'Assise perché non accusato di associazione mafiosa ma di omicidio aggravato dal metodo mafioso) ma anche anche per tutti gli imputati in base a connessione funzionale e teleologica per l'aggravante contestata a Ierullo. 

Nella memoria depositata al collegio dei giudici, si fa riferimento alla sentenza delle Sezione Unite  "Gerbino": "In caso di accoglimento della istanza di ricusazione del giudice dell'udienza preliminare, il decreto che dispone il giudizio - emesso in pendenza della decisione definitiva sulla domanda di ricusazione non conserva efficacia ed è affetto da nullità ", così come è stato "affermato il principio secondo cui, in tema di astensione e ricusazione, le questioni sollevate da una parte, inerenti all'incompatibilità per precedenti funzioni svolte, hanno natura oggettiva e sono estensibili a tutti i coimputati, poiché le relative norme attuano i principi costituzionali di imparzialità e terzietà del giudice, a garanzia del giusto processo". Situazione sovrapponibile a quella di oggi, dove l'intero collegio difensivo ha chiesto che la ricusazione si estenda ad ogni singoli imputato. 

"Ierullo non è imputato in questo processo ma lo è in Corte d'Assise di Catanzaro. Non è sufficiente la contestata aggravante per far aderire alla richiesta degli avvocati", replica la pm Annamaria Frustaci, che si è opposta alla richiesta: "Sarebbe un atto abnorme e non compete a questo Tribunale". 

Il Collegio si è riservato e ritirato in camera di consiglio per la decisione. 

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