Rinascita Scott, la Dda di Catanzaro vuole far tornare in carcere Pittelli: presentato l’appello contro i domiciliari

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Giancarlo Pittelli
  21 febbraio 2022 22:45

 La Dda di Catanzaro ha proposto appello al Tribunale del Riesame perché venga disposta la riapplicazione della custodia cautelare in carcere a carico dell'avvocato Giancarlo Pittelli, ex parlamentare di Forza Italia, imputato di concorso esterno in associazione mafiosa nel processo "Rinascita Scott" contro le cosche vibonesi in corso nell'aula bunker di Lamezia Terme. L'appello della Dda, sottoscritto dal Procuratore Nicola Gratteri e dai sostituti Antonio De Bernardo, Annamaria Frustaci e Andrea Mancuso, é finalizzato a chiedere la revoca della decisione presa il 9 febbraio scorso del Tribunale di Vibo Valentia di concedere i domiciliari a Pittelli, già detenuto nel carcere di Melfi (Potenza). Secondo la Procura, il Tribunale di Vibo Valentia ha deciso sulla scarcerazione di Pittelli "senza nemmeno attendere l'intero decorso dei due giorni successivi previsti affinché l'ufficio del Pubblico ministero esprimesse il suo parere". Parere che, "qualora fosse stato atteso - sostiene la Dda - avrebbe consentito al Tribunale di Vibo Valentia di valutare anche i contenuti dell'informativa" dei carabinieri del Ros di Roma "dalla quale si può agevolmente evincere - afferma ancora la Procura distrettuale - come non si sia aggravato soltanto il quadro indiziario a carico di Pittelli, ma anche quello delle esigenze cautelari".

Sono tre le motivazioni sulle quali l'accusa fonda l'appello: "avere trasmesso una missiva ad un soggetto terzo", cioè al ministro Mara Carfagna, violando così "il divieto d'interlocuzione con soggetti diversi da quelli con lui conviventi"; il coinvolgimento di Pittelli nell'inchiesta "Mala Pigna" della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria e la cosiddetta "truffa dei diamanti" in cui l'ex parlamentare é coinvolto.

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La Dda fa anche riferimento ad un'informativa di reato della Guardia di finanza di Catanzaro, depositata il 5 novembre del 2021, riguardo la gestione della società "AT Alberghiera Turistica". In questa vicenda Pittelli, "socio e amministratore di fatto - sostiene la Dda - della società, a partire dal 2018 aveva posto in essere condotte distrattive, che, in presenza di una dichiarazione di fallimento, integrano il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione, in danno del creditore (nel caso di specie, la Regione Calabria)".

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