Rinascita Scott. L'associazione dei magistrati di Catanzaro: "Le parole delle Camere penali pesanti e inopportune"

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Gli avvocati durante l'udienza preliminare Rinascita Scott

Prosegue la polemica a distanza fra avvocati e magistrati

  01 ottobre 2020 16:00

La Giunta sezionale dell'Anm (Associazione nazionale magistrati) di Catanzaro, in un documento, esprime "profondo rammarico e fermo disappunto per il tenore del comunicato della Camera Penale di Catanzaro e di quella di Vibo Valentia a cui ha fatto seguito oggi altro comunicato".

"Preme innanzitutto ricordare, come già a conoscenza dell'avvocatura - scrivono i magistrati - che l'individuazione dell'aula di Roma per la celebrazione del processo Rinascitta Scott, è stata effettuata dal Ministero della Giustizia attesa l'indisponibilità di aule idonee nel distretto evidenziata dal Presidente della Corte di Appello di Catanzaro. L'allestimento poi di un'aula bunker a Lamezia Terme (anche in proposito risulta che il Presidente del Consiglio dell'Ordine di Catanzaro abbia partecipato a diverse riunioni della conferenza permanente unitamente al Ministero), lungi dal tradire 'consapevolezze' e 'certezze' paventate nel comunicato, risponde alla necessità di munire il distretto di un'aula idonea alla celebrazione 'dignitosa' di processi di mafia. Spiace dunque che le Camere Penali lungi dall'accogliere con favore la notizia della realizzazione di una nuova aula bunker, le attribuiscano significati del tutto trasversali".

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"Le pesanti osservazioni - si legge ancora- quanto alle modalità di celebrazione del processo Rinascita Scott (evidente la disparità numerica dei rappresentanti della pubblica accusa rispetto alla mole dei difensori), i toni ed i termini scelti ('regime', 'rito sommario'), i numeri asetticamente indicati, le previsioni quanto all'esito del giudizio, oltre a travalicare i confini di una legittima critica, paiono del tutto pesanti ed inopportuni in corso di svolgimento dell'udienza preliminare, e inammissibili nella misura in cui insinuano dubbi quanto alla terzietà del Gup. L'attuale emergenza epidemiologica da Covid 19 e le ovvie difficoltà connesse alla celebrazione delle udienze sono state sinora affrontate sinergicamente con il consiglio dell'ordine degli avvocati; il comunicato, per toni e contenuti, oltre ad intaccare il sereno dialogo tra le parti, strumentalizza le difficoltà derivanti da spazi e dotazioni per porre in discussione la regolare ed imparziale gestione delle udienze, affermando pesantemente una 'egemonia dell'accusa nel processo e la sua maggiore prossimità al Giudice'".

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