Pietro Chiodo e Rosa Chiodo, avvocati di Francesco Stilo, arrestato nell’indagine Rinascita Scott, tornano in Tribunale per chiedere la sostituzione della misura cautelare del carcere e per denunciare il presunto trattamento riservato dall’istituto penitenziario di Voghera. Con queste accuse: inottemperanza di un provvedimento del giudice e abuso d’ufficio.
Da quanto riferiscono i legali, il giudice Barbarà Sacca il 10 febbraio ha autorizzato il trasferimento di Stilo all’ospedale “Niguarda” di Milano. La ragione si legge nell’incompatibilità con il regime carcerario a causa di una grave patologia cardiaca. Dopo 3 giorni però l’indagato è ancora nell’istituto penitenziario, che avrebbe giustificato il mancato spostamento con il fatto che l’avvocato accusato di concorso esterno avesse chiesto l’auto-dimissione. Inoltre, il carcere diretto da Stefania Musso avrebbe anche considerato l’opportunità di essere trasferito all’ospedale “Sacco”. Una scelta che però gli avvocati ritengono pericolosa in virtù dell’emergenza sanitaria che ha avuto il “Sacco” come uno dei protagonisti principali nel fronteggiare l’emergenza. Per questo oggi hanno chiesto alla Procura la trasmissione degli atti alla procura nei confronti della direttrice.
L’appello cautelare di oggi fa seguito con il diniego del Gip, che nei mesi scorso ha rigettato la richiesta di modificare la misura cautelare.
Il risultato è atteso nei prossimi giorni.
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