“Non ho mai rivelato segreti d’ufficio o minacciato testimoni”.
Francesco Stilo, avvocato e detenuto nell’ambito di “Rinascita Scott”, respinge le accuse che lo vedono imputato con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.
Difeso dagli avvocati Diego Brancia e Paola Stilo e collegato in video conferenza dal carcere di Civitavecchia, Stilo ha cercato di allontanare le accuse rivolte dai collaboratori di giustizia Andrea Mantella, Bartolomeo Arena e di altri collaboratori di giustizia. In più, ha aggiunto di essere stato sentito dai procuratori di Salerno.
L’esame, svolto davanti al Gup Claudio Paris durante l’udienza preliminare romana, è durato oltre 5 ore. Prima di lui, la Procura ha ribadito la richiesta di rinvio a giudizio per 452 imputati (LEGGI QUI).
Con i suoi legali, l’avvocato Stilo nelle scorse settimane è stato il protagonista di una battaglia personale per ottenere una misura cautelare più congrua alla sua condizione di salute: è obeso, con problemi diabetici e di tensione. Insomma, un quadro clinico complicato che ha spinto i suoi legali a chiedere più volte la scarcerazione (LEGGI QUI).
Lo stesso Stilo durante le prime udienze aveva chiesto tutele anti Covid anche per i detenuti (ed.cor.).
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