Rinascita Scott. Lunedì al via con i primi testimoni: si parte dai collaboratori di giustizia

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  26 gennaio 2021 20:14

di EDOARDO CORASANITI

Rigettate tutte le eccezioni preliminari del collegio difensivo. E lunedì 1 febbraio si parte con l’audizione dei collaboratori di giustizia. Sono i primi risultati del maxi processo antimafia "Rinascita Scott" che si sta celebrando all'aula bunker di Lamezia Terme e che vede alla sbarra 330 imputati. 

Connessioni soggettive-oggettive, competenza territoriale per l'indagine sul magistrato Filardo, inutilizzabilità del materiale intercettivo, genericità dell'imputazione, nullità del decreto che viola il giudizio: il collegio composto da Brigida Cavasino (presidente), Claudia Caputo e Gilda Romano ha detto no alle questioni poste da numerosi avvocati durante l'udienza di venerdì scorso e alcune ribadite oggi. 

Durante l'udienza di oggi hanno rilasciato dichiarazioni spontanee Giuseppe Antonio Accorinti, 72 anni e Giuseppe Navarra, 30 anni. Quest'ultimo ha contestato l'ordinanza di rigetto delle eccezioni, bollandola come "una sentenza di condanna". L'ufficio di Procura ha sottolineato di non tenerne conto e di andare avanti.

INIZIO DEL DIBATTIMENTO- Concluse le questioni preliminari, il tribunale ha dato l'ok per l'avvio del dibattimento. 

La Procura chiede la revoca per dell'audizione dei collaboratori di giustizia Vincenzo Calcara, Antonio Cossidente, Gaetano Costa, Massimo Di Stefano, Calogero Marciano, Agnese Merli, Luciano Piccolo.

I pm hanno chiesto l'esame degli imputati che hanno reso interrogatorio o che hanno chiesto di essere interrogatori: in totale sono 124. 

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Annamaria Frustaci e Antonio De Bernardo

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La pm Frustaci ha chiesto che venga conferito incarico ai periti affinché integrino il proprio lavoro anche per coloro i quali provengono dal filone dell'immediato (Giancarlo Pittelli, Mario Lo Riggio, Salvatore Rizzo e Giulio Calabretta, Francesco  Cracolici, Francesco Barba, Giuseppe Camillò), in modo tale da completare la perizia trascrittiva. Il collega De Bernardo ha anticipato la strategia della Procura: si inizierà dai collaboratori di giustizia, i quali daranno una delineatura dell'associazione mafiosa. In particolare, i due procuratori hanno chiesto che venga concessa la possibilità di invertire l'onore della prova e che il collaboratore di giustizia Andrea Mantella venga sentito prima come collaboratore di giustizia e poi come imputato (Mantella ricopre sia il ruolo di imputato che di testimone, in base all'articolo 210 del codice procedura penale).  Gli avvocati Brancia, Galeota, Lione, Giuseppe Di Rienzo, Giovanni Montalto, Leopoldo Marchese, Guido Contestabile, non hanno prestato il consenso a questa circostanza convinti che Mantella debba essere sentito esclusivamente come imputato. L'avvocato Tiziana Barillaro, Giuseppe Bagnato, Aldo Ferraro, Vincenzo Gennaro, Daniele Garisto invece ha aderito alla possibilità offerte dalla Procura. 

Inizia anche il giro delle difese con le relative richieste di prova (e riserve di produzione documentale), esami imputati verbalizzate al tribunale: hanno colloquiato con il Tribunale gli avvocati Giovanni Vecchio, D'Agostino; Antoniettà De Nicolò, Cuteri,  Greco, Giuseppe Altieri Vincenzo Galeota, Talerico, Salvatore Staiano, Diego Brancia; Miceli, l'avvocato Francesco Sabatino Luca Cianferoni, Arcuri; Antonio Fuscà, Pangullo, Casuscelli, Giubilaro, Monaro, Aloi, Ceravolo, Lione, Giuseppe Grande, Trivaldi, Puntoriero (per delega di Vincenzo Cicino), Alessandro Diddi, Stefano Luciano, Barillari, Petrilli, Tiziana Barillaro, Giuseppe Bagnato, Pietro Chiappalone, Antonio Barillaro, Salvatore Sorbilli, Solano (anche per Muzzopappa, Staiano, Cantafora), Aldo Ferraro,e D’Ottavio, Scinica (e anche per Calabrese), Sorgiovanni, Vittorio Platì, Giuseppe Artusa, Vincenza Curatolo, Ignazio Di Renzo, Giovanni Montalto (anche in sostituzione di Francesco Ceravolo), Riga (per Pasquino), Antonino Contartese, Gennaro (per Ioppoli), Attilio Matacera, Pamela Tassone, Daniela Garisto, Leopoldo Marchese (anche Rotundo), Sabatino Falduto (anche per Costantino Casuscielli, Santo Cortese, Domenico Ioppolo, Gaetano Scalamogna), Scarmato, Domenico Soranna, Stefania Rombolà, Antonio Corsaro (in sostituzione di Guido Contestabile, Riga e Collia), Trungadi (anche per Armando Veneto). 

La difesa di Pittelli (difeso dagli avvocati Staiano e Contestabile ma sostituiti da Vincenzo Galeota) ha manifestato di non essere in grado di interloquire sul materiale intercettivo riferito all'avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia. E quindi ha chiesto al Tribunale di poter entrare in possesso del brogliaccio dell'intero volume intercettivo a suo carico. 

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Dopo eccezioni e repliche alle 20 la decisone: il Tribunale ammette i testi indicati dal Pm e dalle parti, riserva la decisione in ordine all’ammissione della perizia e in ordine alle modalità con le quali assumere la testimonianza di Mantella. 

Lunedì 1 febbraio si inizierà con l’esame dei collaboratori di giustizia Bonaventura Luigi, Cortese Angelo, Costa Giuseppe, Di Giacomo Giuseppe Maria, Marino Vincenzo, Olivierio Francesco, Sestito, Vrenna Giuseppe

RITO ABBREVIATO- Si torna in aula giovedì, mentre domani magistrati e avvocati taglieranno il nastro per il rito abbreviato davanti , dove si registrano 91 imputati. Al netto di eccezioni preliminari, i pm Annamaria Frustaci e Antonio De Bernardo dovrebbero iniziare con la requisitoria che durerà almeno 4 udienze. Solo dopo sarà il momento delle tesi difensive.








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