di EDOARDO CORASANITI
Misura cautelare degli arresti domiciliari cessata e immediata restituzione della libertà per Rocco Delfino, detto "U Rizzo", indagato e arrestato nell'ambito dell'operazione "Rinascita Scott", che lo scorso 19 dicembre ha portato all'arresto di 334 persone.
A stabilirlo è il giudice dell'indagine preliminare Barbara Saccà dopo l'istanza di scarcerazione dei suoi legali, Guido Contestabile e Mirna Raschi.
La decisione segue quella della Corte di Cassazione, la quale pochi giorni fa ha annullato senza rinvio per abuso d’ufficio e rivelazione di segreto istruttorio; e con rinvio al Tdl sulle esigenze cautelari in relazione all’unico reato di intestazione fittizia di beni. Ma su quest'ultima i termini di custodia cautelare sono scaduti dopo 3 mesi e dunque il Gip non ha potuto fare altro che disporre la scarcerazione.
Delfino, originario di Gioia Tauro, è accusato di essere vicino ai clan Piromallie Molè e di aver cercato di eludere le norme sulla prevenzione patrimoniale. Dunque, con lo scopo di sottrarsi ai provvedimenti ablativi, il 58enne avrebbe realizzato una serie di condotte finalizzate all'attribuzione fittizia delle quote della società Ecotrasporti srl (di Palmi), poi “M.C. Metalli srl”. La sintesi giuridica è tradotta con l'accusa di trasferimento fraudolenti di valori.
Ma nell'ordinanza fiume firmata dal Giudice delle indagini preliminari Barbara Saccà e che ha colpito la cosca di 'ndragheta vicina ai Mancuso di Limbadi, Delfino ci finisce anche con l'accusa di rivelazione di segreti d’ufficio in concorso con l’avvocato Giulio Calabretta (inizialmente ai domiciliari e poi rimesso in libertà, difeso dall'avvocato Attilio Matacera (LEGGI QUI LE MOTIVAZIONE DEL TDL), l’avvocato Giancarlo Pittelli (detenuto a Nuoro, difeso dai legali Salvatore Staiano e Guido Contestabile), ed il tenente colonnello dei carabinieri Giorgio Naselli (in carcere dal 19 dicembre al 18 gennaio 2020 e poi ai domiciliari, difeso dal legale Giuseppe Fonte ed adesso di nuovo libero grazie alla decisione della Corte di Cassazione) per una vicenda collegata M.C. Metalli srl. Quest’accusa è stata annullata dai giudici della Corte di Cassazione anche in virtù di quanto deciso settimane fa su Pittelli: annullamento senza rinvio per i reati fine, tra cui proprio questo contestato in concorso con Delfino.
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