Rinascita scott. Pittelli al Tribunale della Libertà: "Non sono un delinquente"

di EDOARDO CORASANITI

"Non sono un delinquente". L'avvocato Giancarlo Pittelli rompe il silenzio collegato in videoconferenza dal carcere di Nuoro. Si consuma così un nuovo ed importante passaggio nella storia processuale di Giancarlo Pittelli, avvocato ed ex parlamentare indagato con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, in carcere dal 19 dicembre nell’ambito di “Rinascita Scott”: i suoi legali, Salvatore Staiano, Guido Contestabile e Vincenzo Galeota, hanno appena iniziato la discussione nell’aula C del Tribunale di Catanzaro per chiedere la scarcerazione del noto penalista catanzarese, da 9 mesi in isolamento. Pittelli ha anche sottolineato di lasciare tutta la sua "insopportabile sofferenza e il mio dolore psicofisico al Tribunale".  Assente l'ufficio di Procura.

L’appello cautelare di oggi è la conseguenza dell’opposizione al rigetto dell’istanza di scarcerazione del Giudice dell’indagine preliminare di inizio luglio: dopo il provvedimento della Corte di Cassazione con il quale venivano annullati i reati e declassato il concorso esterno in associazione mafiosa da aggravata a semplice, gli avvocati di Pittelli hanno depositato un’istanza al Gip. Obiettivo: tirare fuori dal carcere di Nuoro Giancarlo Pittelli e ottenere almeno gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. 

Niente da fare: "Non è possibile accedere ad una diversa valutazione cautelare”, scriveva il Gip Pietro Carè nell’atto di rigetto dell’istanza di scarcerazione. Poche ore dopo la difesa è in cancelleria per depositare l’appello cautelare, successivamente fissato per oggi. L'esito è atteso nei prossimi giorni.

Per quanto riguarda il merito, il processo a carico di Giancarlo Pittelli inizierà il 9 novembre a Vibo Valentia: davanti al tribunale  collegiale comparirà insieme ad altri imputati. Per il resto degli imputati, 452, l’udienza prosegue a Roma nell’aula bunker del carcere di Rebibbia. 

CLICCA QUI