Rinascita Scott, Pittelli: "Non sono un mafioso"

Lo ha detto oggi l'ex parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli, rendendo dichiarazioni spontanee dinanzi al tribunale collegiale di Vibo Valentia

"Non sono un mafioso, questa è l'accusa più terribile che mi si potesse muovere. Non mi sono sottratto al processo, ma non avevo sinora reso dichiarazioni perché l'istruttoria dibattimentale ha dimostrato l'infondatezza dell'accusa. Quando sono stato arrestato, invece, non ho reso l'interrogatorio di garanzia perché in una sola notte avrei dovuto leggere 30.000 pagine dell'inchieste".

Lo ha detto oggi l'ex parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli, rendendo dichiarazioni spontanee dinanzi al tribunale collegiale di Vibo Valentia, nel corso del processo "Rinascita Scott" che lo vede fra gli oltre 300 imputati. Pittelli deve rispondere di concorso esterno in associazione mafiosa con il clan Mancuso di Limbadi.
   

 L'ex senatore e deputato, noto penalista, ha respinto tutte le accuse, fornendo al Tribunale spiegazioni sui vari addebiti contestati dalla Dda di Catanzaro che ha già chiesto per lui la condanna a 17  anni di reclusione.

"Occorre leggere con attenzione - ha dichiarato - sia gli appunti che mi sono stati sequestrati e sia le intercettazione, così come guardare attentamente i miei conti correnti che sono regolari. Non ho mai negato l'iscrizione alla massoneria di cui ho fatto parte dal 1988 al 1993 ma sempre in una loggia regolare e non sono a conoscenza di logge segrete o occulte".  

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